NAZIONALI INTER SCUDETTO - I giocatori dell'Inter impegnati con le rispettive Nazionali - analizzando le prove dei singoli - hanno dimostrato di poter fare la differenza. Da giovani in rampa di lancia a campioni internazionali.
Con i rientri da parte degli ultimi giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, l'Inter torna a ranghi completi. Anche se il primo allenamento con tutta la rosa a disposizione avverrà solo domani. Quest'oggi infatti i sudamericani, ma anche Eriksen e Lukaku, hanno effettuato l'ormai consueto tampone anti-covid. Ergo: solo da venerdì Antonio Conte potrà preparare la gara contro il Torino con tutti gli uomini a sua disposizione. Partita in cui mancheranno, proprio a causa della positività al coronavirus, il portiere Padelli, il croato Brozovic e il serbo Kolarov.
Di solito la sosta delle Nazionali non è così benvista dai club, anzi. E Marotta ha ragione quando chiede più tutela per i club. C'è sempre il pericolo che qualcosa possa andare storto e che qualche elemento prezioso della rosa possa infortunarsi. Questa volta - ad eccezione delle positività di Brozovic e di Kolarov, tecnicamente rilevata comunque in Italia - e alla botta subita da Pinamonti, non ci sono stati fortunatamente episodi sfavorevoli ai giocatori nerazzurri. E anzi, analizzando solo le prestazioni dei singoli, i tesserati della Beneamata si sono distinti in tutto il mondo. Romelu Lukaku ha lanciato il suo Belgio verso la Final Four dell'ottobre 2021. Eriksen ha - come sempre - incantato i tifosi danesi. Bastoni si è preso la titolarità del centro-sinistra nella difesa Azzurra, con Mancini che ha pubblicamente lodato il centrale ex Parma. Barella è ormai una certezza, mentre D'Ambrosio quel prezioso jolly che può sempre tornare utile. Hakimi col Marocco ha fatto bene. Come de Vrij e Skriniar nella difesa a 4 delle rispettive rappresentative. Dall'altra parte del mondo Vidal e Lautaro, a suoi di gol, hanno trascinato Cile e Argentina, mentre Sanchez, come sempre si è dimostrato la punta più in palla della Nazionale del C.T. Rueda. In pratica tutti gli elementi nerazzurri impiegati dai vari selezionatori si sono dimostrati decisivi e fondamentali per il proprio Paese. Un qualcosa che se venisse replicato con il club, a livello teorico di prestazioni, significherebbe squadra da lotta Scudetto, senza se e senza ma.