INTER TAPPE SCUDETTO - Tutto parte con Inter-Torino e si perfeziona con Sassuolo-Inter. Le sfide contro Juventus e Milan dimostrano la netta supremazia nerazzurra. Ma che importanza i tre punti contro Napoli, Lazio e Atalanta.
L'inizio della stagione dell'Inter non è di certo esaltante. Nelle prime partite i nerazzurri pareggiano a Roma, perdono il Derby contro il Milan e non vanno oltre il 2-2 contro il Parma. La fine invece è una cavalcata inarrestabile verso un meritatissimo 19 esimo Scudetto. Addirittura a posteriori sembra quasi un campionato vinto facilmente. Non è così, ma di certo parliamo di un torneo dominato nei numeri dalla corazzata di Antonio Conte.
Il 22 novembre l'Inter ospita in casa il Torino. I granata sono nelle zone meno nobili della classifica. I nerazzurri però non ingranano. Dopo poco più di un'ora di gioco gli ospiti, grazie alla rete di Ansaldi, sono avanti 2-0. Poi scatta qualcosa. Saltano gli schemi e l'Inter diventa devastante. Sanchez realizza il gol della speranza, Lukaku pareggia e porta avanti i meneghini, Lautaro chiude i giochi. Si ha la sensazione che la prova d'orgoglio dei ragazzi di Conte sia il preludio a qualcosa di più importante. Sarà la prima di otto vittorie di fila.
Una settimana dopo il poker rifilato al Torino, l'Inter scende in campo a Reggio Emilia contro il Sassuolo. E i nerazzurri, pur privi di Lukaku per gran parte del match, si impongono con scioltezza per 3-0. Per la prima volta in stagione si vede una squadra granitica, di quelle a cui è difficile segnare. Conte abbandona l'idea del calcio spettacolo europeo e bada al sodo. Neroverdi spazzati via e vittoria che dà certezze.
A metà dicembre l'Inter affronta il Napoli di Gattuso. La partita è combattuta. Handanovic salva più volte i nerazzurri. Poi una follia della difesa ospite permette a Darmian di involarsi in area: l'esterno viene atterrato. Il rigore è netto. Lukaku segna. Anche dopo lo sloveno è insuperabile. Ai punti i partenopei meriterebbero il pareggio, l'Inter non ruba nulla e conquista 3 punti sporchi che sanno tanto di vittoria da big.
A inizio anno l'Inter affronta la Juventus. E detronizza il campione. I nerazzurri, giocando un calcio spettacolare, battono i propri avversari senza di fatto farli mai tirare in porta. Segna l'ex Vidal, Bastoni e Barella confezionano una rete da applausi. Senza dubbio l'Inter capisce in quel momento, se non lo aveva già fatto, di poter arrivare lontanissimo.
A San Valentino l'Inter fa un bellissimo regalo ai propri tifosi, innamorati della propria squadra. I nerazzurri battono agevolmente 3-1 la Lazio e volano al primo posto della classifica, grazie alla sconfitta del Milan a la Spezia. Da lì sarà una marcia trionfale.
Nel Derby di ritorno contro il Milan, l'Inter fa vedere chi è la squadra padrona di Milano. In campo non c'è storia. Sembra quasi un'amichevole tra un team di Serie A e una compagine di Lega Pro. Lukaku scherza con Romagnoli, ma tutti i calciatori della Beneamata vincono i propri duelli individuali. Sembra quasi che non vogliano infierire con avversari evidentemente più scarsi.
A inizio marzo l'Inter batte di misura l'Atalanta e si cuce un pezzettino di Scudetto. Si tratta di una delle 11 vittorie di fila dei meneghini, ma soprattutto di tre punti che portano ulteriore sicurezza alla squadra di Conte. Gasperini mastica amaro, i tifosi di casa esultano.
Allo Scida l'Inter batte 2-0 il Crotone, grazie ad Eriksen ed Hakimi, e - conti alla mano - le basterà un solo punto nelle successive cinque partite per conquistare il 19 esimo Scudetto della sua storia. Il Tricolore potrebbe arrivare la settimana successiva contro la Sampdoria, ma arriva prima. L'Atalanta non conquista i tre punti contro il Sassuolo, regalando così la certezza matematica alla Beneamata. Quello di Eriksen è di fatto il gol Scudetto.
Simone Togna