JUVENTUS INTER SARRI CONTE - Sale la febbre per Juventus-Inter. Dopo i rinvii, le polemiche, i rifiuti e quant'altro, finalmente si gioca. A porte chiuse ma si gioca. L'attesa, se possibile, è stata ancor più snervante per i tifosi nerazzurri. L'Inter, complice lo stop forzato del campionato, devono rincorrere sia i bianconeri, distanti 6 punti con una partita in più, che la sorprendente Lazio, che precede i nerazzurri di 7 punti avendo però disputato due match in più. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola tenta di giocare la partita di Torino spiegando le tre mosse vincenti, nelle intenzioni dei rispettivi allenatori, che le due squadre potrebbero adottare per far propria la contesa.
Il quotidiano milanese spiega come possano risultare decisivi, per le sorti della Juventus, la classe di Paulo Dybala, la versatilità di Cuadrado, che dovrebbe partire alto a destra nel tridente, e la velocità di Douglas Costa, pronto a subentrare nella ripresa e a spaccare la partita come spesso già accaduto in stagione. Poi ci si sofferma sulle contromosse di Conte, individuate in tre nomi: Vecino l'incursore, Eriksen il Jolly da giocare a partita in corso e Stefan De Vrij, che, se si fosse impossibilitati a costruire da dietro a causa del pressing juventino, potrebbe innescare gli attaccanti con le sue lunghe e precise gittate.
Scrive la Gazzetta: "Si è detto delle prevedibili pressioni juventine su De Vrij e Brozovic, i primi tessitori del giro-palla nerazzurro. L’Inter come può uscirne? È un problema, anzi il problema di cui soffre la squadra di Conte dal momento in cui si è infortunato Stefano Sensi. De Vrij e Brozovic avranno come interlocutori Vecino e Barella, non proprio due palleggiatori, e forse ricorreranno ai lanci per Lukaku o ai cambi di gioco sulle fasce". Su Vecino il quotidiano scrive: "La stazza di Vecino e la sua propensione agli inserimenti in attacco. Conte dovrebbe partire con la sua classica mediana a tre, ma l’uruguaiano ha una dote neppure troppo nascosta, sa travestirsi da attaccante aggiunto. Lo fa molto bene sulle palle inattive, dove impone la sua attitudine al colpo di testa, e lo fa con le incursioni in area, al traino dell’azione, come dimostra la sua rete nell’ultimo derby".
"Se Vecino non sostenesse Lukaku e Martinez e ci fosse bisogno di risalire, Conte avrebbe in panchina la carta jolly. Christian Eriksen. Usiamo il condizionale perché non escludiamo a priori che l’allenatore possa sorprendere e calare subito l’asso. Eriksen ha le caratteristiche del trequartista che può aprire crepe nella Juve di oggi, specie nel caso in cui Pjanic venisse confermato: tecnica, visione, talento per l’assist, gran tiro. Per lui Conte ha provato il 4-4-2. Eriksen falso esterno sinistro, libero di svolazzare sulla trequarti. Sarà libero di farlo?".