CARESSA LUKAKU INTER INTERVISTA - Il ritorno di Lukaku all'Inter è ormai cosa fatta. Mercoledì prossimo Big Rom sbarcherà a Milano per iniziare il tradizionale iter che lo porterà a diventare nuovamente un giocatore dell'Inter la prossima stagione. In casa nerazzurra si ricomporrà la Lu-La dei sogni, con Lautaro Martinez che riaccoglierà a braccia aperte il suo grande amico fuori e dentro al campo.
La prossima settimana sarà griffata dal ritorno di Romelu Lukaku all'Inter. Mercoledì prossimo Big Rom sbarcherà a Milano ed inizierà il classico iter: visite mediche all'Humanitas di Rozzano e idoneità sportivo al Coni. E poi il tanto atteso appuntamento nel pomeriggio in viale della Liberazione in sede alla presenza del presidente Steven Zhang, dell'amministratore delegato Giuseppe Marotta e del direttore sportivo Piero Ausilio. Sarà quello il momento della firma e dell'ufficialità del Lukaku nerazzurro bis. Quello che si sta delineando in questo scoppiettante inizio di mercato estivo è un attacco atomico: il ritorno della Lu-La più il probabile approdo di Paulo Dybala è un tridente con i fiocchi. Intanto, prima di dare il definitivo ok all'operazione Joya, serviranno alcune uscite lì davanti (vedi Sanchez e uno tra Dzeko e Correa).
L'Inter ha chiesto 10 giorni di tempo a Dybala e al suo agente, Jorge Antun, per liberare spazio a livello numerico e di ingaggi nella rosa nerazzurra. Insomma, anche se per il numero 10 argentino i tempi si stanno prolungando, il club nerazzurro ha messo il turbo in chiave mercato per garantire a Simone Inzaghi una rosa quanto più possibile completa per l'inizio del ritiro. Intanto, a proposito del ritorno di Lukaku all'Inter, si è espresso così Fabio Caressa, giornalista di Sky Sport, in un video sul proprio canale Youtube.
"E' vero che Lukaku si è ridotto lo stipendio pur di tornare all'Inter. E' un gesto morale, però certi pensieri si dovrebbero fare prima di firmare i contratti e non dopo. Di certo non poteva sapere come sarebbe andata la sua stagione con i Blues a Londra, ma poteva sapere quanto gli stava dispiacendo lasciare la città, la squadra e i tifosi. Io sono sempre per le scelte coraggiose prima piuttosto che per le lacrime di coccodrillo dopo. Perchè se no è troppo facile dopo: sono scelte queste che vanno fatte prima, con la mano sul cuore e non sul portafogli".