UDINESE INTER SANCHEZ PERISIC - Nell'ambito di un campionato così anomalo, con tante partite ravvicinate e con l'affaticamento tipico di una siffatta situazione, i giocatori subentranti dalla panchina possono esserre determinanti. Facendo la differenza con la loro maggior freschezza e con la qualità. Il fatto di avere a disposizione cinque sostituzioni permette ad ogni allenatore di ribaltare l'esito di un incontro cambiando sostanzialmente metà squadra, almeno potenzialmente. Questa qualità, per lo meno fino ad ora, non è certo da annoverare tra i punti di forza dei nerazzurri. Solo alla prima giornata, nel match riblattao contro la Fiorentina, i panchinari entrati hanno apportato quel quid in più necessario per vincere. In tante altre occasioni, compreso ieri, i cambi non hanno inciso.
Il Corriere dello Sport oggi in edicola si è focalizzato su Alexis Sanchez ed Ivan Perisic: due tra quelli che, in teoria, avrebbero potuto dare molto di più. E che invece hanno steccato ancora una volta. Entrati entrambi al 70', i due hanno deluso le aspettative. Il cileno ed il croato, con la loro freschezza, avrebbero potuto e dovuto dare la scossa in una partita abbastanza piatta. Scossa che non c'è stata ovviamente non solo per demeriti esclusivi dei due.
Sta di fatto che la sostanziale difficoltà di cambiare a proprio favore l'esito di un match grazie al (non) apporto dei panchinari ha fatto riemergere in casa Inter la vecchia necessità di infoltire la rosa nel parco attaccanti. Un desiderio, questo, destinato perà a restare inespresso a causa dell'impossibilità di operare sul mercato in entrata. Com'è noto infatti, le casse nerazzurre sono in deficit: solo una cessione di Christian Eriksen potrebbe permettere di lavorare a qualche colpo gradito al tecnico Conte.
