CONTE VITTORIA 9 PUNTI - Antonio Conte, ai microfoni di DAZN, esalta l'1-0 contro l'Hellas Verona e pronuncia finalmente la parola Scudetto.
"Guardate il problema a questo punto è che il pallone ora inizia a pesare. Tanti calciatori è la prima volta che si trovano qui, sentono la pressione. Dopo due ottime partite contro Napoli e Spezia si era detto ci fossimo fermati, non erano così. Anche oggi abbiamo avuto le nostre occasioni. Riuscire a vincere quest'anno significa mettere nella testa dei giocatori la mentalità vincente. Noi abbiamo una marcia costante, continuiamo a tenere il piede sull'acceleratore ma non dimentichiamo che gli altri stanno perdendo punti.
"Nella mia corsa vedo il 95% della conquista dello Scudetto. Ancora non lo abbiamo conquistato, ma vincere oggi contro una squadra che non aveva nulla da perdere, è importante. Vale 6, anzi 9. Oggi sono stati 9 punti"
"Io vedo tante similitudini con l'inizio del percorso Bonucci-Barzagli-Chiellini. Anche loro non avevano vinto niente, erano vergini a livello di vittorie: ci sono tante similitudini con Skriniar-Bastoni-de Vrij. La vittoria dello Scudetto porta autostima e sicurezza. Stiamo parlando di tre vittorie, mi auguro che per i difensori nerazzurri sia lo stesso".
"La passeggiata per vedere il campo è un'abitudine per vedere il campo. I calciatori vanno direttamente per il riscaldamento, io e Oriali scarichiamo la pressione. Penso si fermino le lancette e vuoi che la partita inizi. Hai poi voglia di gioire come sta accadendo in questi due anni all'Inter in maniera abbastanza frequente. Ci ripaga di ansie e preoccupazioni".
"In questi due anni abbiamo lavorato sulla testa, non solo sul fisico. Era tantissimo tempo che l'Inter non era competitiva. Ci abbiamo provato l'anno scorso, ora siamo davvero vicini alla conquista dello Scudetto. I ragazzi lo sanno, a volte sei anche pesante, ma io ne ho trovati pochi di vincenti che riescono ad essere leggeri. Il percorso che indichi è di difficoltà estrema. Quanti sono disposti a seguire questo? Il risultato ti porta a conquistare i giocatori quando capiscono che la guida è sicura. Ho pronunciato Scudetto? Io ne ho sempre parlato, un allenatore del mio livello non si può accontentare. Quando sono arrivato qui sapevo avessi l'1% di possibilità di vincere. Ma quell'1% voglio averlo. Ho sempre obiettivi massimi. Il mio cognome porta al fatto che debba vincere, altrimenti è un problema".
