Eurobivio Champions, l'Inter si affida al totem Lukaku

27 Ottobre 2020
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Redazione NR
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INTER SHAKHTAR CHAMPIONS - É una notte-vertità quella che si prepara a vivere l'Inter all'Olimpiyskiy, lo stadio di Kiev teatro del fondamentale incontro con lo Shakhtar Donetsk. Il girone di Champions è già partito in salita per i nerazzurri, reduci dal pareggio per 2-2 contro il Borussia Monchengladbach. Come se non bastasse il mezzo palso fasso in casa infatti, la vittoria proprio dello Shakhtar a Madrid ha già complicato e non poco la tabella-qualificazione. La lepre del raggruppamento B sarebbe dovuta essere proprio la squadra di Zidane, che però ha pendato bene, con una partita scellerata, di regalare tre punti agli ucraini, modificando da subito le gerarchie del girone. Stasera Conte e i suoi hanno un solo risultato a disposizione: vincere per rimettersi subito in corsa. Certo, un pareggio non tagierebbe fuori dai giochi i nerazzurri, ma una sconfitta sarebbe drammatica.

Champions League, Shakhtar-Inter: il totem Lukaku per vincere

La Gazzetta dello Sport oggi in edicola approfondisce l'argomento indicando l'uomo al quale si affida l'Inter per tornare alla vittoria in Champions: Romelu Lukaku, il bomber che non sbaglia un colpo. Nella classifica aggiornata dei centravanti con più marcature in tutte le competizioni stagionali, il belga è al quarto posto con 10 reti in sole 9 partite. Primo è il ragazzo prodigio Haaland, capace di andare a segno 13 volte ma in altrettanti match. Lukaku ha più gol che partite disputate, e questo la dice lunga sullo stato di grazie dell'ex United. Inevitabile, dunque, affidarsi alla sua capacità realizzativa e alla sua abilità nel far salire la squadra facendo a sportellate con tutta la difesa avversaria. Conte si aspetta molto anche dagl altri, in primis da Vidal, preso proprio per battaglie di questo tipo: ma è chiaro che le aspetattive sono rivolte tutte a Big Rom.

Inter, non è il primo crocevia Champions a Kiev...

La Rosea conclude la sua presentazione al match rimembrando un precedente che non può non essere fissato nella memoria del tifoso nerazzurro. Correva l'anno 2009 quando un'Inter attardata in classifica nel girone incontrava, nello stesso impianto da gioco di stasera, la Dinamo Kiev. Sotto di un gol dopo pochi minuti per effetto della marcatura della bestia nera Shevchenko, tornato in patria, i nerazzurri, con un piede e mezzo fuori dai gironi, furono capaci di ribaltare il match negli ultimi 4' grazie alle reti di Milito e Snejider. Da lì, con la qualificazione ottenuta, iniziò la cavalcata verso la finale, terminata col trionfo che suggellò il Triplete.

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