PADELLI UDINESE INTER - Daniele Padelli. Ovvero come chiedere ad un giocatore di difendere la porta dell'Inter sostituendo un mostro sacro come Handanovic dopo oltre 1200 giorni di assenza dai campi. E come farsi trovare pronto quando si è chiamati in causa in una partita così difficile e complicata. Il portiere nerazzurro è stato intervistato dai colleghi di Sky nell'ambito del programma Sky Calcio Club. Ecco le sue parole.
"Prima di tutto ho pensato di dover guarire. Perché oggi pomeriggio avevo la febbre. Avevamo anche Berni squalificato e ci sarebbe stato Filip Stankovic. Era una cosa passeggera. Ma chiaro che erano 1200 giorni che non giocavo quindi per me era difficile, c'era anche tanta emozione nel vestire la maglia dell'Inter che è la mia squadra da sempre. Mi godo questo momento e poi vediamo in settimana".
"Quando Samir ha preso la botta ho pensato fosse una cosa da nulla. Poi ho visto che non si è allenato e ho cominciato a pensare di poter giocare. Sono contento perché ho dimostrato a me stesso di essermi sempre allenato bene e seriamente. Il mio è un ruolo particolare dietro a Samir che per me è il migliore in Europa in questo momento. Sono contento perché mi sono fatto trovare pronto. Era complicato farsi trovare pronto per una serie di cose. Perché Samir non molla mai e gioca sempre dimostrando di essere il più forte. Stare dietro di lui mi ha aiutato a crescere tanto. Ma poi è sul campo che si vedono questi miglioramenti e penso che oggi ho disputato una buona partita. Niente di particolare ma spero di aver disputato una buona partita".