ONANA INTER INTERVISTA - Intervenuto ai microfoni di Footsteps, Andrè Onana si è raccontato in lunga intervista dove ha ripercorso tutte le tappe della sua carriera. Non mancano le menzioni all’Inter dove, tutt’ora, è un pilastro fondamentale dello scacchiere di Simone Inzaghi. Ecco le parole dell’estremo difensore.
“Nella mia carriera sono stati determinanti l'umiltà e il tanto sacrificio, perché senza questo non c'è ricompensa. Il mondo del calcio è molto complicato e se uno non dà il massimo, poi rischia di pagarne le conseguenze. Alla fine il calcio è come le montagne russe, ci sono alti e bassi: bisogna essere sempre preparati”.
“Il posto del cuore? Un campetto vicino casa mia, quando ero bambino quello era il campo più bello del mondo. Il posto perfetto per imparare a giocare. Poi c’è Yaoundé che è molto importante per me e per il mio paese, è la capitale. Per me è la città più bella del mondo, non soltanto perché vengo da li: mi sento a casa”.
"La mia frase? lo non perdo mai, vinco o imparo qualcosa”.
“Come compagno di stanza avrei voluto avere un portiere come Julio Cesar. Era esplosivo, giocava molto bene con i piedi, tra i pali era uno dei migliori al mondo. In campo? Materazzi per la sua grande personalità”.
“Da piccolo non avrei potuto mai immaginarmi di diventare un giocatore dell'Inter. Il mio sogno iniziò li, quando giocavo a calcio con i miei amici e tutti sognavamo un futuro migliore”.
“Milano mi piace molto, anche l'Italia. Mi piace la storia, sono colpito dalle persone incontrate".