MENTANA INTER CONTE - Queste le parole del noto giornalista de La7 e tifoso dell'Inter, Enrico Mentana, intervistato durante la trasmissione Tiki Taka.
"Antonio Conte oggi è uno che, sul campo, ha dimostrato che non importa se sei di nascita o di carriera interista. Se alleni una squadra devi dimostrare di saperlo fare. Dopotutto è stato il commissario tecnico della migliore Nazionale dell’ultimo decennio. Io di questi problemi non me ne sono mai fatti: nel calcio di oggi abbiamo imparato questi discorsi. Io mi sono arrabbiato quando ho visto dire dalla Curva Nord, all’arrivo di Conte, che non era un vero interista. Cosa vuol dire essere veri interisti? Il proprietario dell’Inter è interista? Non sapeva nemmeno che esistesse finché non ha comprato la società".
"Conte è sicuramente un grande allenatore, ha dimostrato che alla fine è riuscito a far rendere molto bene la squadra in una partita che la Juventus non ha proprio giocato. Alcune scelte di Andrea Pirlo lasciano molto perplessi, fra cui quella di non bloccare la fonte di gioco iniziale dell’Inter, che è Marcelo Brozovic. È stata una partita perfetta per l’Inter anche per colpa dell’avversario. Vinta contro la peggior Juventus di questa stagione: non dimentico che, in quello stesso stadio, ha battuto il Milan 1-3".
"Secondo me la prima parte del secondo tempo di Roma-Inter è stata giocata molto meglio che tutta la partita contro la Juventus. Contro una squadra fortemente in campo, com’era la Roma nella scorsa partita, l’Inter ha giocato molto bene. Domenica si è capito subito come sarebbe andata a finire, ed è andata via senza nessun sussulto, segnata. Ma i primi venti minuti del secondo tempo con la Roma c’era un’Inter straordinaria. Questa è una stagione particolare, vince la squadra che è più forte nella tenuta sulla lunga distanza. Ho visto buone partite dell’Inter e del Milan, si deciderà probabilmente nello scontro diretto: il derby".
"La partita con la Juventus è perfetta, nel senso che l’avversario ha gettato la spugna. Non dimentico però le partite precedenti, e non dimentico anche come è difficile a Milano. Un giocatore che secondo me è indispensabile, e nessuna squadra metterebbe in discussione come Brozovic, ogni due settimane è messo in graticola. L’Inter, senza Brozovic, è un quadro senza il chiodo a cui essere appeso, eppure è un giocatore che ogni tanto viene contestato. Il problema è che l’Inter ha una serie di giocatori che possono essere indispensabili: è la quarta partita che giocava Brozovic da diffidato, prima o poi non ci sarà. E quando non c’è l’Inter fatica, la rosa non è così ampia".