INTER SERIE A GOL - A dispetto della presunta mentalità difensivista di Antonio Conte, già smentita dalla produzione offensiva della scorsa stagione, il gol per l'Inter non è mai stato un problema. Se però fino a qualche settimana fa si sottolineava giustamente la dipendenza, in fase offensiva, dalle marcature della coppia formata da Lukaku e Lautaro, il match con la Juve ha certificato un altro step nella crescita della squadra. Il fatto che i due membri della LuLa non siano entrati in alcuno dei due gol realizzati contro i bianconeri, dimostra come l'Inter possa contare anche sulla capacità realizzativa di altri interpreti. I dati statistici, sottolineati stamane da La Gazzetta dello Sport, sono lì a dimostrarlo. Con 45 reti e 12 marcatori differenti, la varietà dell'attacco nerazzurro è ormai una realtà.
La Rosea evidenzia come la compartecipazione al gol di quelli che non si chiamano Lukaku e Lautaro stia diventando una costante. Contro la Juve l'asse Barella-Vidal sul gol del cileno e l'asse Bastoni-Barella sul raddoppio sono un'esemplificazione di quanto sostenuto. La parte del leone, tra i marcatori nerazzurri, la fa sempre Lukaku con 12 gol in Serie A. Seguito da Lautaro con 9. L'altro attaccante, Sanchez, è a quota 2. Poi inizia il lungo elenco degli altri. Hakimi guida la banda dell'alternativa con 6 centri. Ma anche Skriniar, De Vrij, Brozovic, Vidal, Barella, Gagliardini, D'Ambrosio e Perisic hanno dato il loro contributo. La squadra nerazzurra può a pieno titolo essere definita una vera e propria cooperativa del gol.