INTER SAMPDORIA 2-1 SERIE A – L'Inter di Antonio Conte batte la Sampdoria di Ranieri e si avvicina alla vetta. Reti di Lukaku e Lautaro, sontuosa prova di Eriksen. Gara dominata dai nerazzurri, che però hanno il demerito di non chiudere i giochi.
Dopo il minuto di raccoglimento in memoria di Mario Corso, campione della Grande Inter scomparso due giorni fa, i nerazzurri partono fortissimo. Al secondo minuto Skriniar serve in fascia Candreva, l'ex Lazio vola sulla fascia destra, alza la testa e serve l'accorrente Eriksen: il danese calcia di prima (dopo un velo di Lautaro) e porta in vantaggio la Beneamata. Ma è tutto inutile: il guardalinee segnala l'offside di Candreva e il VAR conferma la decisione presa. Si resta sullo 0-0. Al quinto ancora Eriksen calcia da lontano, ma Audero blocca in presa. Due minuti più tardi rimpallati i tentativi di Lukaku e ancora di Eriksen, per un inizio di partita in cui l'ex Tottenham sembra nettamente il più palla di tutti.
Al decimo minuto l'Inter passa meritatamente in vantaggio. Con un'azione che dovrebbe essere proiettata in ogni scuola calcio. Tutto inizia da Handanovic, con i nerazzurri che mantengono il possesso palla finché Skriniar lancia per Lautaro che serve di tacco Lukaku. Il belga cede la sfera a Eriksen, che di prima fa pervenire nuovamente il pallone al 9 nerazzurro: piattone sinistro e 1-0 per i meneghini. L'ex United esulta col pugno destro chiuso per ricordare George Floyd.
Dopo il gol del vantaggio l'Inter non si ferma, anzi. I nerazzurri cercano il raddoppio. Al 24 un doppio tentativo di angolo di de Vrij viene respinto dai difensori blucerchiati. Due minuti più tardi un gran destro di Candreva finisce fuori di poco. Al 28 esimo altra grande azione corale dei nerazzurri, la palla finisce sui piedi di Lukaku che da ottima posizione calcia alto.
Al 32 esimo arriva il meritatissimo raddoppio nerazzurro. E anche questa volta l'azione è assolutamente pregevole. Lukaku serve Candreva, palla di prima per Lautaro che di prima e da posizione ravvicinata non ha problemi ad insaccare in rete. Meneghini assoluti padroni del campo.
Anche dopo il 2-0 l'Inter non si accontenta e i giocatori provano a siglare il tris. Al 42 esimo un colpo di testa di Skriniar termina alto sopra la traversa. A pochi secondi dalla fine del primo tempo Gagliardini per poco non la combina grossa: tacco al limite dell'area intercettato da Gaston Ramirez, che recupera ma calcio altissimo.
La ripresa inizia come il primo tempo. Con l'Inter in attacco. Ancora una volta il protagonista è Eriksen: il danese dopo pochi secondi corre nello spazio, alta la testa e serve Lukaku. Il belga, praticamente a porta vuota, ciabatta la conclusione.
Al 52 esimo la Sampdoria riapre la partita. Su un calcio d'angolo per i blucerchiati Colley svetta incontrastato e centra la traversa, sul tap-in arriva Thorsby che sigla l'incredibile 2-1. Partita che poteva essere chiusa da tempo e che si riapre di colpo.
Dopo la rete di Thorsby, l'Inter sembra subire il colpo a livello psicologico. I nerazzurri, pur non concedendo di fatto nulla agli avversari, non osano più. E se prima ci si poteva aspettare un punteggio tennistico, il gol blucerchiato ha rimescolato le carte. E tutto può succedere. Ecco perché Conte lancia in campo forze fresche: Moses e Biraghi entrano al 73 esimo per Candreva e Young.
Al 76 esimo Eriksen prova a sorprendere Audero: il portiere blucerchiato, seppur in affanno, si salva. Due minuti più tardi Murru cerca il jolly dai 25 metri: conclusione pericolosa, ma a lato. Si preannuncia un finale di partita più che interessante. Altri cambi: fuori Eriksen per Borja Valero, Sanchez all'83 esimo sostituisce Lautaro.
All'88 esimo Moses calcia alle stelle da ottimo posizione. Mariani assegna 4 minuti di recupero, ma non succede praticamente nulla. La gara termina 2-1. L'Inter vince con merito, anche se Conte dovrà capire perché i suoi non riescono a chiudere le partite.
Inter (3-4-1-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 87 Candreva, 5 Gagliardini, 23 Barella, 15 Young; 24 Eriksen; 9 Lukaku, 10 Lautaro. In panchina: 46 Berni, 2 Godin, 7 Sanchez, 11 Moses, 13 Ranocchia, 18 Asamoah, 20 Borja Valero, 30 Esposito, 31 Pirola, 32 Agoumé, 33 D'Ambrosio, 34 Biraghi. Allenatore: Conte.
Sampdoria (4-4-1-1): 1 Audero, 24 Bereszynski, 15 Colley, 34 Yoshida, 29 Murru; 18 Thorsby, 7 Linetty, 91 Bertolacci, 14 Jankto; 11 Ramirez; 17 La Gumina.
In panchina: 30 Falcone, 3 Augello, 4 Vieira, 5 Chabot, 6 Ekdal, 9 Bonazzoli, 12 De Paoli, 16 Askildsen, 21 Tonelli, 23 Gabbiadini, 26 Leris, 33 Rocha.
Allenatore: Claudio Ranieri.