Parolo: "Mi sembra che Inzaghi abbia rispettato in pieno le aspettative della proprietà"

27 Aprile 2022
- di
Redazione NR
Categorie:
Condividi:
nerazzurrisiamonoi-marco-parolo-inzaghi-inter
Tempo di lettura: 2 minuti

INTER INZAGHI PAROLO - Sappiamo tutti del passato di Simone Inzaghi alla Lazio. E conosciamo bene uno degli uomini irrinunciabili che è stato allenato dal tecnico nel suo periodo in biancoceleste: Marco Parolo. Al termine di quegli anni intensi però le loro strade hanno preso vie differenti. Inzaghi ha ottenuto la guida della panchina dell’Inter, mentre l’ex centrocampista della Lazio è diventato un commentatore di Dazn. Parolo ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, nella quale ha parlato della condotta dell'allenatore nerazzurro, portando avanti anche un confronto con la passata stagione dei meneghini sotto la guida di Antonio Conte.  

Le innovazioni portate da Inzaghi all’Inter, le parole di Parolo

"L’attacco dei quinti all’interno del campo, come in occasione dell’1-0 di Dumfries contro la Roma. E poi l’ampiezza che danno i terzi di difesa sganciandosi in avanti: Dimarco sabato è stato eccezionale, una delle chiavi del successo. Conte nel suo 3-5-2 era più legato alle posizioni, mentre Inzaghi consente maggiore mobilità ai giocatori. La rete di Brozovic a La Spezia è l’esempio lampante: un mediano basso che chiude un triangolo in area avversaria con un terzo di difesa e va a segnare. Per Simone è stato il riconoscimento del grande lavoro svolto da lui e dal suo staff, composto da professionisti che studiano il calcio ogni giorno e cercano sempre una novità per sorprendere l’avversario".

LEGGI ANCHE ---> Calciomercato, Si stringono i rapporti tra Dybala e Inter: le ultimissime

I diversi metodi di Conte e Inzaghi

"Conte ha dovuto trasmettere una mentalità vincente perché dopo Mourinho nessuno aveva più vinto il campionato. Neppure Mancini e Spalletti. Antonio ha dato solidità difensiva e a volte con lui la squadra era più compatta: non è che non giocasse bene, ma la sua priorità era non subire gol per trasmettere convinzione ai singoli tramite i risultati. Le formazioni di Inzaghi, invece, esprimono un calcio più verticale e vanno dirette ad attaccare la porta con tanti uomini che si inseriscono. Lo stesso modulo i due allenatori lo interpretano diversamente".

Parolo: “Un confronto tra l’Inter di Inzaghi e quello di Conte?”

"Prima di rispondere bisogna fare una sottolineatura: quando Conte ha preso l’Inter, l’organico non era forte come quando l’ha lasciato perché è stato lui con il suo lavoro a migliorare i singoli. Ciò premesso, se prendiamo la squadra del finale della scorsa stagione e quella attuale, è innegabile che Lukaku, Hakimi e l’ultimo Eriksen abbiano qualcosa in più di Dzeko, Dumfries e Calhanoglu. In particolare i primi due. Altrimenti cedendoli, l’Inter non avrebbe fatto un attivo di mercato di oltre 100 milioni".

Su Correa

"Joaquin è stato bloccato dagli infortuni, ma sarà l’arma in più per questo finale".

Un occhio al calendario

"Chi ce l'ha migliore? Sembrerebbe l’Inter, anche se affronterà squadre in corsa per la salvezza che tireranno fuori tutto. Il valore delle avversarie del Milan è superiore, ma i rossoneri giocano meglio con le formazioni che non si chiudono. Contro Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo potrebbero trovarsi bene".

Parolo assegna un voto alla stagione di Inzaghi all’Inter

"Voto? Un 8 perché mancano la vittoria della Coppa Italia e del campionato che farebbero salire il giudizio a 10. A luglio gli è stato chiesto di lottare fino all’ultimo in campionato, di vincere la Supercoppa, di passare il primo turno in Champions e di provare ad alzare la Coppa Italia. Mi sembra che abbia rispettato in pieno le aspettative della proprietà".

Seguici Su

Logo facebookLogo InstagramLogo X Twitter
Logo facebookLogo InstagramLogo X Twitter
Nerazzurrisiamonoi.it - Testata giornalistica - Tribunale di Roma - Iscrizione n.81/2020
chevron-down