INTER CLUB SANGUENERAZZURRO D.AN. - Dal virtuale dei social network, ad un'associazione fisica e tangibile. Con iscritti provenienti da tutta Italia, pardon da ogni angolo d’Europa. La storia dell’Inter Club Sangue Nerazzurro D.AN. nasce il 28 dicembre del 2016, dopo una chiacchierata tra amici.
Antonio, Francesco, Viviana e Daniele, solo per citarne alcuni, sono ragazzi con una passione comune, quella per l'Inter, che però hanno un obiettivo ben preciso: quello di trasformare un gruppo Facebook dedicato alla Beneamata, in un club nerazzurro che potesse essere fonte di aggregazione grazie all'amore per la compagine meneghina.
"Volevamo mettere la nostra passione davanti a tutto. Con la voglia di radunarci e seguire insieme live da San Siro, e non solo, i match della nostra squadra del cuore", spiega Francesco Di Giacinto, il Presidente del Sangue Nerazzurro D.A.N. "Puntavamo a far avverare il sogno di moltissimi supporters che tifano Inter. La nostra pagina stava avendo un discreto successo. Così abbiamo compiuto il passo successivo, dal web allo stadio: per unire tutti gli interisti d’Italia", racconta Antonio Cassano, il Vice Presidente del Club. "La sede fisica è nella mia città, Palermo. D’altronde la Sicilia era sempre stata un po’ penalizzata da iniziative similari a causa della lontananza da Milano", prosegue Francesco, prima di sottolineare come "fosse doveroso un regalo così bello" alla splendida isola italiana.
"Oggi, quello che di fatto comunque è il primo Inter club gestito interamente online, che rientra nella top 10 italiana a livello di numeri, vanta circa 65 mila likes su Facebook, divisi su due pagine: "Inter Club Sangue Nerazzurro D.A.N." e "Sangue Nerazzurro Dan". Ci sono circa 700 tesserati, provenienti da ogni parte d’Italia, "ma nonostante la prevalenza di iscritti dal Sud Italia, ce ne sono anche da Germania, Malta e Belgio", precisano Antonio e Francesco. L'amore per l’Inter è rimasto immutato, anzi forse cresce sempre di più. "Abbiamo imposto regole serie, non accettiamo comportamenti scorretti verso qualsiasi membro del gruppo, né tantomeno del mondo Inter – puntualizza gli amministratori -. Ognuno può esprimere la propria opinione, anche critica, ma sempre con la massima educazione".
Tutti uniti nel sostenere i propri beniamini: £La trasferta che porto nel cuore, e non è solo un modo di dire, è Rapin Vienna-Inter di poche stagioni orsono – racconta Cassano – Vincemmo 1-0 in Austria, nel giorno di San Valentino. Un'ulteriore dimostrazione di come senta davvero i nostri colori davvero nel D.N.A.". Come tutti i ragazzi del club. "Facciamo chilometri e chilometri in pullman. Il bus parte da Palermo e poi percorre tutto lo Stivale, prelevando i nostri soci", riferisce il Presidente -. "E se invece voliamo su Milano, poi può capitare di dormire in aeroporto, stile pipistrelli, dato che il ritorno è all’alba del giorno seguente", puntualizza Antonio, che è di Bari come Cassano, il fantasista ex Milan, Sampdoria, Real Madrid e soprattutto Inter, ma solo omonimo dell’ex grande calciatore.
Sacrifici talvolta disillusi, ma anche soddisfazioni ripagate alla grande. "Noi c’eravamo all’Olimpico per Lazio-Inter 2-3, quando grazie al gol di Vecino ci siamo qualificati per la Champions League – ricorda il pugliese – Ho ancora impressa nella mente l’immagine di alcuni compagni in lacrime sugli spalti per la gioia del risultato ottenuto". E che "soddisfazione battere la Juve quando nessuno o quasi ci credeva", rammenta Francesco riferendosi al 2-1 nerazzurro a San Siro sugli acerrimi rivali con De Boer in panchina firmato Perisic-Icardi. "Speriamo di rivivere presto certe emozioni", per aspettative che restano alte: "Peccato per la Champions. Ma l’Inter di Conte può davvero lottare per lo Scudetto", precisano entrambi i ragazzi, per "forza della squadra e capacità del mister".
Gigi Simoni, in una delle sue ultime apparizione pubbliche, si recò proprio a Palermo, per incontrare i ragazzi del Sanguenerazzurro D.AN.: "È venuto da noi gratis, era una persona stupenda. L’essere stato allenatore dell'Inter passa quasi in secondo piano, ve l'assicuro", specifica Cassano. "Andai a prenderlo in aeroporto ed ebbi l’onore di trascorrere 48 ore con lui. L’idea è quella di una persona vera, disponibilissima, che rimase ben oltre la mezzanotte a firmare autografi". Contagiato anche lui, forse, dall’amore per l’Inter di tutti i sanguigni del Nerazzurro D.AN.