Hakimi e la sua esperienza all'Inter: "Mi hanno convinto il progetto del club e le parole di Conte"

15 Maggio 2021
- Di
Redazione NR
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Tempo di lettura: 2 minuti

INTER HAKIMI CONTE- Uno dei protagonisti della cavalcata Scudetto dell'Inter è stato certamente Achraf Hakimi, il marocchino prelevato la scorsa estate dal Real Madrid. Il giocatore ha rilasciato un'intervista esclusiva al settimanale Sportweek, in uscita oggi con La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole.

L'intervista ad Hakimi: il suo arrivo all'Inter

"Cosa mi ha convinto a venire all'Inter? L’ambizione, il progetto del club e le parole di Conte nella nostra prima telefonata. Chiamò per dirmi che mi voleva. Prima mi chiese cosa vedessi e volessi nel mio futuro, poi mi spiegò come avremmo giocato, quale sarebbe stato il mio ruolo nei cinque tra difesa e centrocampo e perché sarebbe stato decisivo nella sua idea di calcio aggressivo. Mi fece sentire importante. Poi, sì, disse pure che avremmo vinto. Parlammo tanto e, visto come è andata, posso dire di aver fatto la scelta giusta. Ma l’ho pensato subito".

Hakimi sulle qualità di Conte

"Lui tira fuori tutto dai giocatori. Mi ha aiutato molto. È stato il primo con cui ho giocato a cinque. Mi ha insegnato a pensare non solo all’attacco ma anche alla difesa, con lui ho imparato un aspetto del gioco che non conoscevo tanto. Non so se si può definire un martello, so che gli piace che assimiliamo bene quello che ci dice. Gli piace lavorare sui dettagli. È buono, questo, perché così per noi giocatori diventa più facile in partita. Non abbiamo sorprese, perché tutte le situazioni che possiamo trovarci di fronte le abbiamo già preparate in allenamento".

Sul suo rendimento al primo anno di Inter

"Non speravo di far così bene al mio primo anno in un nuovo tipo di calcio. Pensavo che avrei avuto bisogno di più tempo. E anche gli altri all’inizio credevano che avrei fatto fatica ad adattarmi a un tipo di gioco non così offensivo come quello praticato in Germania. Ora posso di dire di essere contento della stagione che ho fatto, ma mi piacerebbe arrivare a dieci gol e dieci assist".

Sulle difficoltà del calcio italiano in Champions

"Sono periodi, in questo momento i club hanno problemi, i giocatori vanno e vengono, l’importante è decidere di aprire un ciclo, perché in questo modo si mettono le basi per il futuro. È quello che ha fatto l’Inter. Qui c’è un progetto che inizia con l’arrivo di Conte e di giocatori giovani. Se proseguirà, potremo appunto aprire un ciclo che ci porterà a dominare in Italia e in Europa".

I momenti chiave della stagione

"La vittoria con la Juve a San Siro un mese dopo l’eliminazione in Champions. Ma sono tre i momenti che riassumono la nostra stagione: l’uscita dalle coppe europee, il successo sulla Juve e quello nel derby di ritorno che ci ha permesso di staccare il Milan di quattro punti. Quando siamo rimasti fuori dall’Europa ci siamo detti che non potevamo lasciarci scappare pure il campionato".

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