NAPOLI INTER CONTE - È un Antonio Conte orgoglioso quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport nel post partita della vittoriosa trasferta del San Paolo. L'Inter tiene il passo della Juve calando il tris contro un buon Napoli, che però ha pagato a caro prezzo gli errori, soprattutto individuali, commessi. Prima della consueta analisi del match con gli altri ospiti in studio a Sky Calcio Club, Conte ha avuto di che battibeccare con Fabio Capello, che aveva dato la sua spiegazione sul perché l'Inter vinca ed abbia vinto quest'anno più in trasferta che in casa. L'ex tecnico di Milan e Real Madrid ha posto l'accento sui contropiede dell'Inter che, a suo dire, in trasferta si chiuderebbe per poi ripartire. Conte non l'ha presa bene ed è nata una polemica che ha visto il tecnico nerazzurro non arretrare nemmeno di un centimentro, con Capello che provava affannosamente a spiegare meglio il concetto espresso. Ecco comunque il resoconto delle parole del tecnico nerazzurro.
"Sono stato informato a fine partita delle mie 100 vittorie in Serie A, ma non guardo molto le statistiche. Non sono d'accordo assolutamente con Capello quando dice che giochiamo in difesa e contropiede. Oggi siamo andati a prendere altissimi il Napoli. Quando aggredisci alto, può essere che a volte non pressi bene e soffri per le ripartenze avversarie. Alcune situazioni possono essere gestite meglio. Gli avversari studiano la nostra pressione. Ma menomale che loro ci temono di più rispetto a chi vede la partita, perché sento dire delle astrusità. Come dico sempre il calcio è bello perché è vario....o avariato…".
"Il risultato ha una valenza importante, vincere a Napoli non è mai facile per nessuno. Vedendo cosa ha fatto il Napoli in questi anni e quanto indietro siamo finiti noi, abbiamo ridotto il gap in maniera importante. Abbiamo avuto grande personalità, sono partite che danno fiducia e autostima. Bisogna continuare con coraggio, aggredendo alti. Quando c’è da difendere dobbiamo difendere, ma quello lo fanno tutti".
"Bastoni è l nostro futuro ma anche il nostro presente. Io faccio delle scelte. Ha 20 anni, ha personalità, mi gioca la palla da dietro e mi cerca le situazioni che voglio. Se diventa più cattivo in fase difensiva, stiamo parlando di un giocatore che ha un grandissimo futuro".
"Lukaku? E’ una pippa! - ride orgoglioso, ndr - Ne ho sentite dire di tutti i colori, meglio che si continui così. Meglio per noi. Facile parlarne oggi. Andiamo a ritroso. Lui e Lautaro hanno fatto progressi incredibili. Due diamanti grezzi da sgrezzare. Stiamo lavorando sul gioco di coppia, sui movimenti. Stiamo parlando di ragazzi giovani. Romelu l'ho sempre inseguito, lo volevo fortemente, anche alla Juventus. Adesso ce l’ho e cerco di lavorarmelo bene per farlo migliorare ancora".