Barella: "Questo campionato è il più difficile a cui abbia partecipato"

9 Dicembre 2022
- Di
Redazione NR
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Nicolò Barella manda un bacio agli spalti
Tempo di lettura: 3 minuti

BARELLA INTER - Tra coloro che non hanno disputato i Mondiali del Qatar c’è Nicolò Barella. Il centrocampista è quindi potuto salpare per Malta insieme al resto dei compagni dell’Inter. Dal ritiro ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole. 

Le parole di Barella sulla posizione in classifica dell’Inter

"Che un campionato lo vince chi è più equilibrato e fa meno errori. Finora il Napoli non ne ha commessi, mentre noi ne abbiamo fatti tanti... Da un certo punto in poi, però, ci siamo riuniti per risolvere la questione tutti insieme e i risultati si vedono".

Barella su cosa ha fatto l’Inter per svoltare l’andamento della stagione

"Ho una regola: non si parla di quel che succede nello spogliatoio. Però, ci sono dei momenti in cui è bello, e serve pure, guardarsi in faccia e parlarsi. Magari dare la colpa prima a se stessi che agli altri. In quel momento avevamo perso il focus, credevamo che per quanto fatto e vinto prima tutto ci fosse dovuto. 

Che bastava entrare in campo per vincere. E invece non succede mai, soprattutto in questo campionato, il più difficile a cui abbia partecipato. Ma è un torneo lunghissimo e strano, con un Mondiale di mezzo, quindi noi ci crediamo. Il nostro obiettivo resta lo stesso: provare a vincere lo scudetto".

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Il commento di Barella sui numeri di questa stagione in merito alle reti segnate

"Sono maturato, ho cambiato un po’ nel mio gioco. Conte mi ha insegnato ad essere meno generoso e più decisivo. Prima il mio obiettivo era solo dare il 100% per la squadra, però in una big servono gol, assist, cattiveria davanti. 

Poi con Inzaghi è nato un gioco che dà più libertà di scambiare la posizione: mi porta più in zona gol, anche per questo sto finalizzando. Direi che ormai nel calcio non esiste più il modulo, ma solo la mobilità e l’interpretazione: in questo aspetto Inzaghi è bravissimo".

Barella sui componenti del centrocampo dell’Inter

"Davanti alla difesa Brozo è il migliore del mondo. Ci sarebbe anche Casemiro, ma lo interpreta in maniera diversa. Nessuno è come Marcelo, il suo posto non è in discussione. Ma abbiamo un centrocampo completo, con tante soluzioni. 

Ad esempio Micki è il giocatore più intelligente con cui abbia mai giocato: sa fare bene ogni ruolo. Calha ha la visione totale di cosa significhi essere un centrocampista".

Su Lukaku 

"Intanto, il suo addio era stato un colpo molto duro, anche per come era arrivato durante il ritiro: con quel gruppo avevamo creato un feeling speciale. L’Inter di Conte era stata creata attorno a Lukaku, poi l’anno scorso abbiamo costruito un qualcosa di altrettanto bello in cui lui non c’era: ora tocca a Romelu inserirsi nel nostro nuovo modo di giocare. 

Sappiamo quanto forte sia, quanta voglia abbia, soprattutto quando viene criticato: per questo non sono preoccupato sul suo inserimento".

Il parere di Barella su Onana

"È un portiere di caratura internazionale, diverso da Handanovic che per dieci anni è stato tra i migliori tre al mondo. André è molto moderno, bravo coi piedi, super reattivo e con grande personalità".

Su Skriniar

"Non mi sono mai permesso e mai mi permetterò di dare consigli. Ognuno fa le sue scelte e poi, a fine carriera, si vedrà se sono state giuste o sbagliate. Spero rimanga, questo è ovvio, perché oltre ad essere incredibilmente forte, è un fratello".

Barella e i suoi primi ottavi di Champions

"Ho pensato per molto tempo a quell’espulsione a Madrid e ai due turni di squalifica: è stato brutto da vedere per chi mi guardava. Avrei dato di tutto anche solo per essere con i miei compagni nello spogliatoio a Liverpool. Ma quell’errore mi ha forgiato, ho capito che in campo devo tenere la parte del mio carattere più focosa da parte".

Barella sugli scherzi con Brozovic

"Ce ne facciamo dieci al giorno, ma in mezzo c’è sempre Cordaz, che è il collante tra l’essere calciatore e l’essere ragazzo. A differenza di tutti, lui riesce a non separare le due cose, così sa strapparti un sorriso quando sei giù. Questo per il gruppo vale molto di più di uno scherzo".

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