ATALANTA INTER GOL - Una delle sfide più affascinanti del settimo turno del massimo campionato di calcio è certamente quella che al Gewiss Stadium di Bergamo vedrà di fronte Atalanta ed Inter. Le due compagini si sono incontrate meno di 100 giorni fa nell'ultima giornata della scorsa stagione: l'undici di Antonio Conte prevalse col punteggio di 2-0 assicurandosi aritmeticamente il secondo posto nella classifica finale. Ma quante cose sono cambiate rispetto all'ultimo match? Approfondiamo alcuni temi intorno alla sfida tra Gasperini e Conte, ponendo l'accento sulla pericolosità offensiva delle due squadre. Ma anche evidenziando le lacune difensive messe in mostra nelle ultime partite.
I sistemi di gioco, entrambi imperniati sulla difesa a tre e sull'importanza della spinta sulle fasce, sono simili, ma con differenze sostanziali. In contumacia Lukaku - il recupero del belga per l'incontro di Bergamo si è fatto vieppiù difficile, ndr - l'attacco dell'Inter sarà sulle spalle di Lautaro Martinez, chiamato alla sfida col dirimpettaio Zapata. Il Toro argentino sarà supportato in avanti da Alexis Sanchez, mentre il colombiano potrà avvalersi di Ilicic e del genio di Papu Gomez, chiamato al confronto a distanza con Barella. Il Papu e l'ex Cagliari condividono la stessa porzione di campo, ma con compiti e caratteristiche differenti. L'argentino quest'anno sta ritrovando la via del gol con relativa facilità - sono già 5 in totale, ndr - mentre l'azzurro è ormai IL tuttocampista per antonomasia.
Ci sono da considerare anche i problemi difensivi lamentati dalle due squadre in questo inizio di stagione. La scoppola rimediata dagli orobici in Champions League - sebbene al cospetto del fenomenale Liverpool, ndr - è solo l'ultimo campanello d'allarme. I quattro gol in 40 minuti subìti a Napoli e i tre gol rimediati in casa contro la Sampdoria avevano già messo in allerta Gasperini. Anche la difesa dell'Inter è tutt'altro che impermeabile, come dimostrano i tanti gol già incassati in questa stagione. E così, se la fase offensiva può ritenersi brillante per entrambe - solo il Sassuolo ha segnato più delle due squadre nerazzurre - quella difensiva lascia a desiderare. I due tecnici stanno già studiando i dovuti accorgimenti per blindare gli avanti avversari senza rinunciare alla pericolosità in fase d'attacco.
Alessio Cherubini