MATERAZZI MOU DOMINARE - Marco Materazzi, nel corso di una diretta Instagram con Mario_Inter_Youtuber, ripercorre fasti e delusione della propria carriera.
"Ho il rammarico di non aver conquistato la Supercoppa Europea. Con la squadra che avevamo potevamo vincerla, l’Atletico in quel periodo erano alla nostra portata: qualcosa è andato storto e non siamo riusciti ad essere stati bravi abbastanza per vincere anche quel trofeo. Quello avrebbe voluto dire salire sull'Olimpo del calcio a livello del Barcellona che era quello che era il nostro stimolo. Ne parlavamo anche con Julio Cesar che il Barça vinceva uno, due, tre, quattro, cinque, sei trofei e ci chiedevamo se riuscissimo mai ad arrivare ad avere l’obiettivo di vincerli tutti e nel 2010. Passo dopo passo, si vedeva il traguardo. Purtroppo l’ultimo scalino non l’abbiamo superato, ma cinque su sei, è vero che non siamo come i blaugrana".
"Rispetto le scelte di Vieri (al Milan, ndr) e di Lucio (alla Juve, ndr): quando sei straniero è differente. Io a fine carriera non sarei andato in nessuna delle due per rispetto dei tifosi. Al Milan prima del Mondiale? Probabilmente ci sarei andato per orgoglio a giocare con Maldini e Nesta. All’Inter non stavo giocando. E Lippi voleva che lo facessi per il Mondiale. Poi Facchetti mi disse di rimanere. Sarei andato per 3 anni e mezzo di contratto, non sarei andato per soldi. Alla fine mi è andata bene, sono diventato tifoso dell’Inter, ho vinto un Mondiale e un Mondiale per club con l’Inter e sono l’unico della storia dell’Inter. Cosa che non è successa a Matthaus o Oriali, gente che stimo tanto. Lo auguro anche ad altri di altre nazionalità, vorrà dire che l’Inter avrà vinto di nuovo".
"Sono due persone che sanno come ci si comporta. Sono esigenti ma lasciano vivere. José sapeva cosa volesse. Come Mancini, che era stato un grande giocatore: la differenza la fanno la fortuna e la qualità".
"Se Mou fosse salito sul pullman con noi non sarebbe mai andato a Madrid, l’ho detto anche lui da poco. In Italia sicuro, probabilmente avremmo vinto un altro scudetto. La Champions forse no, è un torneo particolare, ma in Italia avremmo dominato. Lui aveva fatto quella scelta professionale da prima, io entravo negli spogliatoi e gli dicevo di rimanere. A noi interisti ci ha lasciato qualcosa di difficilmente ripetibile. Se ci siamo detti qualcosa notte di Madrid? Ci avevo provato fino all’ultimo. Ho detto solo, ‘guarda con chi ci lascerai’. L’anno dopo infatti è stato un anno da dimenticare, abbiamo vinto Mondiale per Club e Coppa Italia ma perché eravamo forti noi, un gruppo incredibile".
"L'avrei dato a Sneijder perché l'Olanda è anche arrivata in finale del Mondiale con 5 gol; in più fece l'assist per Robben con la Spagna. Wes fu determinante per noi e per la sua Nazionale, non me ne voglia Diego. Che tipo di persona è Milito? Molto umile. Era un grande giocatore, faceva gol in ogni categoria e squadra: l'anno del Triplete ce lo ha fatto vedere. Noi sapevamo che da solo poteva inventarsi qualcosa, non finiva mai 0-0 con quell'attacco così".