Zenga difende Conte: "Chi lo critica fa confusione tra estetica e controllo del match"

12 Aprile 2021
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Redazione NR
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Tempo di lettura: 2 minuti

INTER ZENGA CONTE - Walter Zenga non ci sta. Le critiche piovute addosso all'Inter per il suo gioco troppo speculativo e poco spettacolare hanno infastidito l'ex Uomo Ragno della porta nerazzurra. Nel corso di un intervento radiofonico a Radio Anchì'Io Sport su Radio 1, Zenga ha parlato diffusamente dell'Inter e della sua incredibile cavalcata verso lo Scudetto. Ecco le sue parole.

Le parole di Zenga sull'Inter di Conte

"A chi non piace questa Inter... Il problema principale è che si fa confusione tra controllo della partita e estetica. L'Inter prende pochi gol, ha la coppia più prolifica del campionato e d'Europa, sta andando a vincere il campionato. Mi sembra superfluo dire se gioca bene o male. Anche ieri ha controllato la partita, senza correre alcun rischio".

Sulla stagione dei nerazzurri

"Lo spartiacque è stata la doppia sfida allo Shakhtar, da li' in avanti Antonio ha cambiato qualcosa e l'Inter è partita senza toppare più nessuna partita. Serviva un ex juventino per spezzare il dominio bianconero? È suggestivo solo perchè c'è questo suo senso di appartenenza alla Juve, ma non c'è nulla di male: è uno dei top professionisti e lo ha dimostrato anche quest'anno".

Sul futuro dell'Inter

"Stiamo parlando di un periodo della vita complicato per il Covid. Dimentichiamo che le squadre di calcio vincono di merchandising, abbonamenti e sponsorizzazioni. Questo potrebbe portare nelle squadre problemi di investimenti. Non so cosa farà la proprietà cinese in futuro, ma l'anno prossimo, con una Champions da protagonista, dovrà fare un paio di innesti soprattutto davanti e in mezzo".

Zenga: il paragone tra la sua Inter e quella di Conte

Zenga è convinto che "Matthaus e Berti sarebbero due interpreti straordinari per la squadra di Conte anche se fare paragoni è difficile". Secondo l'ex stremo difensore, per essere competitivi in Europa "non c'è da rifondare ma da ritoccare la rosa, perchè le competizioni diventano lunghe e stressanti. Un contro è affrontarle una Champions da quarta, un altro da vincitore del campionato, cambiano anche le responsabilità".

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