UDINESE INTER LE PAGELLE - Brutta prestazione dell'Inter a Udine. I nerazzurri vengono sconfitti 3-1, meritandosi più di una critica.
Handanovic 5,5 Il primo tempo recita 0 tiri in porta per l'Udinese, ma il risultato di 1-1. Lui forse avrebbe potuto fare qualcosa di più sulla deviazione di Skriniar, nella ripresa è semplicemente strepitoso su Lovric, "impalato" sul 3-1 di Arslan.
Skriniar 5,5 Con un goffo tocco favorisce il pareggio dei friulani.
Acerbi 6,5 Si conferma dopo la bella prova di Plzen. Prestazione positiva dell'ex Lazio.
De Vrij (dal 79 esimo) 2 Regala l'angolo del 2-1 all'Udinese. E poi non marca Bijol. Impossibile fare peggio.
Bastoni 4,5 Il peggiore in campo per distacco nella mezz'ora disputata, anche se sfiora un eurogol appena prima di uscire.
Dimarco (dal 30 esimo) 6 Vivace, anche se spesso non precisissimo.
Dumfries 5 Pasticcia troppo e non trova mai l'affondo decisivo.
Barella 7 Segna una punizione alla Roberto Baggio. Corre, lotta, incita i compagni. Il migliore dei nerazzurri.
Brozovic 5,5 Soffre la briosità degli avversari, non riesce a dirigere il gioco con continuità e precisione.
Mkhitaryan 5,5 Prende un giallo per "il bene della squadra", ma Inzaghi lo richiama in panchina.
Gagliardini (dal 30 esimo) 5 Dentro per la sua fisicità, dopo pochi minuti cade per terra dopo una spallata di Deulofeu. E anziché dopo pochi secondi servire il solissimo Dzeko cerca il gol da fuori area (concludendo malissimo).
Darmian 5,5 Quasi mai pericoloso in zona offensiva, tiene a bada gli avversari quando cercano l'affondo sulla sua fascia.
D'Ambrosio (dal 67 esimo) 5 Soffre tremendamente i rivali.
Dzeko 6 Lotta e cerca il gol numero 100 in Serie A, ma non trova mai la zampata vincente.
Correa (dal 67 esimo) 5 Non azzecca praticamente nulla una volta in campo.
Lautaro 5,5 L'abnegazione, la grinta e la voglia di non mollare ci sono sempre. Ma non bastano.
Inzaghi 3 Si sbugiarda da solo con due cambi dopo 30 minuti. La sua squadra soffre tremendamente l'Udinese. I nerazzurri non hanno un vero e proprio gioco e la sensazione è che non abbia più in mano (parte) della squadra.