SERIE A GRAVINA - I dati degli ultimi giorni sembrano confermare una tendenza che si assesta sui 4mila nuovi contagi ogni 24h. I numeri quindi comincierebbero a parlare di un probabile appiattimento della curva dei contagi. Questo indice potrebbe significare che le misure adottate finora iniziano a dare i loro frutti, come sottolineato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In ogni caso non è ancora possibile fare previsioni certe sulla fine della quarantena. E sul relativo restart del campionato di calcio. Gabriele Gravina, il Presidente della FIGC, è intervenuto ieri ai microfoni di Radio Sportiva per parlare dei lavori dedicati alla ripresa della Serie A. Ecco le sue parole.
"Riaprire la Serie A è senza dubbio il nostro primo obiettivo e abbiamo messo già nero su bianco diverse ipotesi che crediamo giuste. Stiamo lavorando per dare delle risposte sia ai tifosi che alle società. Ancora non possiamo sbilanciarci su una data poiché ogni previsione potrebbe poi essere smentita dai fatti. Ma siamo fermamente convinti che la cosa più saggia da fare sia non compromettere questa stagione e di conseguenza la prossima. Nel 2021 avremo gli impegni dell'Europeo di calcio e competizioni internazionali legate ai club. Non possiamo commettere l'errore, già fatto lo scorso anno, di partire oltre metà agosto. È evidente che oltre metà luglio diventa complicato andare avanti con il campionato 2019-20".
"Inutile nascondere che il calcio sta subendo un danno economico, quindi abbiamo avviato diverse iniziative volte a trovare un accordo tra le parti. Il tema del costo del lavoro va posto senza mortificare nessuno ma ricorrendo a delle ipotesi di sospensione o riduzioni degli stipendi".