DE VRIJ CORREA - Dopo la sofferta vittoria contro la Juvenuts, l'Inter pensa già al prossimo impegno di campionato contro l'Hellas Verona. Inzaghi apporterà sicuramente almeno due modifiche rispetto alla gara di Torino.
Dopo la fondamentale vittoria di Torino contro la Juventus, che ha rimesso ai nerazzurri di espugnare dopo 11 anni lo Stadium, ma soprattutto di tornare prepotentemente in corsa per il titolo, l'Inter di Simone Inzaghi deve necessariamente già pensare al prossimo impegno di campionato contro l'Hellas Verona. Ovviamente è ancora presto per trarre conclusioni definitive (oggi il solito lavoro di scarico) e i prossimi allenamenti saranno fondamentali, ma rispetto alla gara di ieri il mister piacentino dovrebbe apportare almeno due cambi nell'undici di partenza: uno sicuro e forzato, quello in attacco, vedrà la titolarità di Correa (davanti a Sanchez e Caicedo) al posto dello squalificato Lautaro Martinez (l'argentino era diffidato e il giallo per il fallo su Locatelli gli farà saltare la gara contro i veneti. L'altra novità invece è in difesa, dove D'Ambrosio, che comunque ha giocato una partita di livello contro la Vecchia Signora, si accomoderà in panchina. Al suo posto il recuperato de Vrij. Per il resto occhio a Gosens.
Inter-Juventus: allo scadere Dumfries entra in modo scomposto su Alex Sandro causando il rigore (assegnato da Mariani dopo la revisione al VAR). Un errore da matita rossa, che costa all'olandese una miriade di critiche. Juventus-Inter: l'ex PSV entra in area e viene steso da Morata e da Alex Sandro, Irrati non vede, ma grazie a Mazzoleni assegna il penalty dopo aver rivisto l'azione. Ecco quindi che si completa così, in modo definitivo, la personale "riabilitazione" dell'esterno olandese, tra i migliori in campo in quel di Torino. Anche in Supercoppa la prestazione di Dumfries era stata egregia, ma è chiaro che quanto successo in campionato, con l'Inter vincente allo Stadium dopo 11 anni, oltre a permettere ai nerazzurri di credere ancora allo Scudetto, certifica la "Redenzione" del Tulipano. Da dannoso, ad arma in più.
Javier Zanetti, leggenda dell'Inter e vice presidente del club nerazzurro, in un'intervista concessa al Corriera della Sera ha parlato del suo ruolo nella dirigenza del Biscione: "Ora vincere, per me, significa far crescere il club in termini economici e sociali, per poi investire sulla parte sportiva. Sto lavorando sullo sviluppo del brand, con un focus sulle relazioni internazionali. In questi anni mi sono accorto che per vincere in campo bisogna costruire una squadra di dirigenti forti anche fuori dal terreno di gioco. E non si tratta soltanto di competenze, ma anche di valori e mentalità".