MAROTTA SKRINIAR CONTRATTI SCADENZA - L'ad nerazzurro: "Mondiale? Spero in spot positivi da appassionato di calcio".
Tra i relativi della presentazione del libro di Marco Bellinazzo: "Le nuove guerre del calcio", dove era presente anche l'inviato di NerazzurriSiamoNoi, l'ad nerazzurro ha parlato anche di mercato: "In uno sport di squadra non dipende mai da una persona, ovviamente nei confronti di Milan Skriniar c'è un grande rispetto, sappiamo di avere a che fare con un professionista di grande valore. Sapete che abbiamo avviato da tempo la negoziazione, accanto a lui ci sono anche altri svincolati che meriterebbero tutti di essere confermati ma le logiche aziendali non ce lo consentono. Devo dire che per quanto riguarda Skriniar sono ottimista su una conclusione positiva".
"Il mio era un concetto rispetto al modello di riferimento che come Italia ci vede penalizzati, questo non significa che i giocatori bravi non debbano essere riconfermati. Assolutamente no, rispetto agli anni 2000 il campionato italiano oggi è di transizione per le logiche concorrenziali europee".
"Da appassionato di calcio spero ci siano spot positivi, la gente ha voglia di divertirsi in questo momento".
Dal palco l'ad nerazzurro ha esplicitato pure il suo pensiero su varie tematiche: "La SuperLega era un grido d’aiuto. La Serie A - come la Liga - deve trovare nuovi modelli per contrastare lo strapotere della Premier League. Il calcio romantico dei mecenati come Moratti e Berlusconi non c’è più. Anche oggi però la rivalità sportiva cittadina tra Inter e Milan è forte. In Italia non esiste la cultura della sconfitta. Se prendi 100 tifosi e domandi: ‘Preferisci arrivare quinto o sesto con il bilancio a posto, o che il tuo club vinca ma lo abbia in rosso? 90 su 100 ti dicono che vogliono vincere, non importa altro".