L'Inter strapazza la Dinamo Kiev: Barella, Dzeko e Sensi firmano il 3-0 dei nerazzurri

14 Agosto 2021
- Di
Simone Togna
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Tempo di lettura: 2 minuti

INTER DINAMO KIEV - Una convincente Inter diverte, si diverte, e vince senza problemi anche l’ultima amichevole precampionato contro la Dinamo Kiev. Gli uomini di Simone Inzaghi convincono tutti e battono 3-0 i propri avversari: di Barella, Dzeko e Sensi le reti dei nerazzurri.

Inter-Dinamo Kiev: 3-0, la partita

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|LaPresse

Barella, Dzeko e Sensi in gol. Nessuna parata per Handanovic. L’Inter domina la Dinamo Kiev, campione in carica del campionato ucraino, che tra l’altro ha già disputato tre incontri ufficiale in Patria, e conclude al meglio il proprio precampionato. Il gol del vantaggio di Barella arriva dopo un’azione che più di fino non si può. Tacco di Barella, passaggio di Skriniar, tacco di Dzeko, tacco di Sensi e gol del sardo: spettacolo pure. Il raddoppio perviene grazie ad un contropiede nerazzurro, con Barella che lancia Dzeko e non ha problemi a battere il portiere avversario. Sensi chiude la partita con il destro del 3-0.

I promossi di Inter-Dinamo Kiev

Barella: segna l’1-0 – dopo un’azione corale fantastica - e manda in porta Dzeko per il raddoppio dell’Inter. Già in forma campionato, è assoluto protagonista della partita.

Sensi: schierato da Inzaghi - per via dell’indisponibilità di Satriano - a supporto dell’unica punta Dzeko, mostra qualità – e quella c’è sempre stata ed è indiscutibilmente superiore alla media – voglia, vedi il gol realizzato, e – attenzione – una condizione fisica invidiabile. In palla, se supera i ben noti problemi di tenuta atletica, può essere un grande acquisto per la nuova Inter.

Dzeko: segna il 2-0, dialoga con i compagni, è un punto di riferimento là davanti. Sbaglia anche un gol quasi fatto, ma non fa nulla. Il punto è che sembra da tempo un giocatore dell’Inter, non uno per cui l’ufficialità è arrivata in mattinata. Un tempo da top.

Due rimandati, nessun bocciato

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LaPresse

Perisic: non gioca male, ma forse da lui è sempre lecito aspettarsi qualcosina di più.

Calhanoglu: il meno brillante dei centrocampisti nerazzurri, per lui vale quanto scritto per Perisic.

Nessun bocciato tra le fila nerazzurre.

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