INTER BENEVENTO ERIKSEN - Dopo l'emozionante derby di Coppa Italia, vinto al 96' grazie ad una prodezza dell'ormai ex oggetto misterioso Eriksen, c'era curiosità attorno allo stesso giocatore danese. Ma anche sulla stessa Inter, chiamata a rispondere sul campo ale vittorie corsare di Milan e Juve nel pomeriggio di ieri. Esame superato a pieni voti, sia da parte del centrocampista ex Spurs, sia dalla compagine nerazzurra. Il roboante 4-0 rifiliato al Benevento, ottenuto senza aver subìto alcun tiro in porta, certifica di un'Inter in piena salute. Una squadra che non solo ha ritrovato i gol in tandem della LuLa, ma che forse ora può davvero contare su un Eriksen a pieno regime. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola analizza il felice momento della Beneamata.
Schierato titolare dopo mesi e mesi di panchine e delusioni, l'acquisto top del gennaio 2020 ha finalmente offerto una prova solida nell'arco di tutti e 90 i minuti. Con un buon esercizio di psicologia mgari carente in altre circostanze, Conte - pardon il vice Stellini che sedeva al suo posto in panchina, ndr - ha tenuto in campo il danese per tutto il match. Il reintegro tecnico di Eriksen, in attesa di impegni più probanti, può dirsi assolutamente in progress.
Con i quattro gol rifilati ieri al malcapitato Benevento l'Inter ha toccato la stratosferica quota di 49 segnature in campionato in appena 20 partite. Oltre ad essere il miglior attacco di Serie A, il reparto guidato dalla LuLa - i due attaccanti sono entrambi già in doppia cifra, ndr - è il secondo più prolifico di tutta Europa. Solo lo macchina Bayern Monaco ha fatto meglio della banda di Conte. Inoltre, a dispetto delle difficoltà riscontrate in passato, il fattore San Siro inizia ad essere decisivo nel cammino nerazzurro. Sono infatti sette le vittorie consecutive ottenute al Meazza: era dal dicembre 2018 che non si registrava una tale striscia positiva sul campo amico.