Kolarov "paparazzato" con Francesca Fioretti, l'ex compagna di Astori

3 Febbraio 2021
- di
Redazione NR
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KOLAROV - Nelle ultime ore Alexsandar Kolarov è finito sulle prime pagine di tutti i siti di gossip. "Chi" infatti ha pubblicato delle sue foto in compagnia di Francesca Fioretti. L'attrice è soprattutto l'ex compagna di Davide Astori, il capitano della Fiorentina che è tragicamente morto tre anni fa per un problema cardiaco

Kolarov, le foto

Nelle foto Kolarov appare mentre si bacia con la Fioretti. Chiaro anche il titolo della rivista, secondo cui la ragazza con l'interista ha ritrovato la felicità. Il serbo, separato da tempo, dopo aver trascorso insieme a lei un pomeriggio a Milano, l'ha riaccompagnata in Stazione centrale.

Le parole della Fioretti

Nessuna conferma ovviamente per ora da parte dei diretti interessati. La Fioretti su Instagram proprio ieri ha parlato di Astori. "In questi anni ho sempre voluto evitare dichiarazioni pubbliche sulla morte di Davide e sul processo in corso. Ho sempre confidato che l’onestà e la pulizia che Davide ha dimostrato fuori e dentro il campo avrebbero portato a risposte altrettanto oneste e pulite. È ancora così, ho ancora fiducia che accada. Leggo in queste ore notizie che non sarebbero dovute essere divulgate. Resto stupita da questo passo così avventato e dal fatto che venga fornita un’interpretazione parziale e contraddittoria di una perizia medica che rappresenta a ogni modo solo una di quelle di cui dispone la magistratura. Il processo in corso serve ad arrivare a una verità, che non sarà consolatoria in ogni caso: l’idea che la morte di Davide potesse essere evitata aumenta persino il dolore. Ma se esisteva anche la più piccola possibilità che avesse a disposizione un minuto in più, un’ora in più o la sua vita intera, io credo che quella possibilità dovesse essere esplorata, che lui meritasse di averla e che tutto ciò che l’ha ostacolata debba in caso venire alla luce. Per lui e per evitare che succeda di nuovo. Nutrivo molti dubbi sull’essere presente di persona alla prossima udienza, ora sento di dover essere lì, a dimostrare simbolicamente, con forza e senza rancore, che è solo in quell’aula che la verità potrà essere accertata, accettata e condivisa. Il passato e il futuro ci chiedono di essere coraggiosi".

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