Inter Napoli, Conte protesta sull'utilizzo del VAR. E il "mano" di Olivera?

12 Novembre 2024
- di
Kevin Martorano
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Arbitro e il VAR: Antonio Conte e la furia dopo Inter Napoli
Tempo di lettura: 3 minuti

INTER NAPOLI CONTE VAR - È una furia Antonio Conte nel post-partita di Inter Napoli, sfida terminata con il risultato di 1-1 con i nerazzurri che hanno fallito l'opportunità del 2-1 dal dischetto con Calhanoglu. Incredibilmente infatti il turco ha sbagliato il primo rigore da quando veste la maglia interista, 17 rigori consecutivi segnati, il diciottesimo però non è andato a buon fine, nell'incredulità del popolo nerazzurro. Dicevamo, Antonio Conte nell'intervista ai microfoni di DAZN si è fortemente lamentato del mancato intervento del VAR nell'episodio del calcio di rigore assegnato ai nerazzurri per fallo di Anguissa su Dumfries: il contatto è leggero, forse troppo leggero per concedere un rigore, ma l'arbitro Mariani era a due passi ed ha deciso di assegnare il penalty, che non ha poi influenzato il risultato finale. Di seguito vi riportiamo le parole di Antonio Conte.

Le parole di Conte sul VAR

"Ma in che senso il VAR non può intervenire? A volte interviene, altre no, quando gli conviene sì, quando non gli conviene no? Una scelta dell'arbitro può cambiare una partita di questo genere. Il VAR c'è o non c'è per correggere gli errori? Altrimenti ci si nasconde dietro al poter intervenire o meno, e ci si nascondono. Se c'è un errore il VAR deve intervenire, punto. È una cosa che mi fa arrabbiare, a me come a tutti gli altri allenatori. Si era partiti benissimo con il VAR, mentre così ci troviamo in una situazione che lascia spazio a retropensieri. È un bellissimo strumento, io mi sentivo sicuro con il VAR, ma solo se utilizzato in maniera seria; così mi sento meno sicuro. VAR a chiamata? Ma cosa c'entra, non devo essere io a chiamarlo".

Conte vuole l'intervento del VAR: tra confusione e quel "mano" di Olivera...

Le parole di Antonio Conte sono parzialmente condivisibili: troppo spesso negli ultimi due anni il VAR ha portato polemiche, intervenendo con meno costanza rispetto agli inizi. La sensazione è che l'aiuto della tecnologia lo si voglia accettare in misura minore rispetto alla capacità umana di giudicare il singolo episodio, ma si finisce spesso e volentieri per non usare un metro di giudizio uniforme in tutte le partite. Parlando del calcio di rigore assegnato per il fallo, o presunto tale, di Anguissa su Dumfries, si tratta però di un contatto tra due calciatori. Fin quando ci sarà l'arbitro a giudicare un contatto, la decisione sarà spesso soggettiva, perché spetta al direttore di gara valutare l'entità del contatto. Soltanto poche settimane fa, ad Empoli, il Napoli ha conquistato tre punti grazie ad un goal su un calcio di rigore piuttosto discusso e dubbio: Politano venne atterrato in area di rigore dal difensore avversario, ma il contatto tra i due piedi non avviene, come mostra il replay, e l'unico contatto avviene perché Politano sterza e finisce contro il difensore, che a sua volta si era fermato e, ovviamente, non può sparire. In quel caso, però, il tecnico della squadra partenopea non ha dichiarato di sentirsi meno sicuro...

L'episodio del "mano" di Olivera lascia invece spazio ad incertezza e dubbi forse maggiori rispetto a quello assegnato ai nerazzurri. Infatti il tocco di mano del giocatore uruguaiano è limpido, oggettivo, anche se in una situazione di gioco che difficilmente può vedere punibile il difensore del Napoli. Per settimane nel corso di questa stagione nella valutazione dei falli di mano è stato ripetuto che la volontarietà del tocco di mano non è più un criterio per giudicare se sia o meno calcio di rigore. Di conseguenza, se la volontarietà del tocco di mano non è più un criterio di giudizio, vuol dire che ogni tocco di mano in area di rigore sia calcio di rigore, quindi il tocco di mano di Olivera sarebbe stato da sanzionare. Se invece, la volontarietà è ancora un criterio di giudizio, cosa che improvvisamente da ieri sera tutti gli addetti ai lavori e semplici tifosi sembrano riportare in vigore, allora è corretto non sanzionare l'intervento del giocatore partenopeo. Specifichiamo: chi scrive questo articolo è dell'opinione che sia stato corretto non sanzionare Olivera per il tocco di mano, ma servirebbe chiarezza su questo tipo di episodi. Quando il fallo di mano è sanzionabile? La volontarietà conta ancora nel giudicare questi episodi? Sarebbe forse il caso di analizzare con la stessa minuziosità anche questo episodio, sarebbe forse il caso di parlarne maggiormente in televisione, invece di dare spazio soltanto allo sfogo di Antonio Conte ed al calcio di rigore assegnato all'Inter.

Articolo a cura di: Kevin Martorano.

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