BENEVENTO INTER SERIE A - Non che nella scorsa stagione l'Inter faticasse a trovare la via del gol - lo dimostrano i 55 gol in coppia della LuLa in tutte le competizioni, ndr - ma quest'anno la truppa di Conte è partita davvero con abbondanza di munizioni al seguito. Sono infatti già 9 le segnature in appena due giornate di campionato. Un dato incredibile, forse leggermente in controtendenza con le abitudini delle squadre allenate in carriera dal tecnico salentino, ma sta di fatto che erano 58 anni - esattamente dalla stagione 1961-62, ndr - che l'Inter non segnava così tanto nelle prime due giornate. La pericolosità dei nerazzurri risulta accresciuta dall'inserimento di uno stantuffo chiamato Achraf Hakimi - assolutamente devastante ieri al Vigorito, ndr - e dalla capacità di recuperare palloni nella metà campo avversaria. Il resto lo hanno fatto l'aggressività e la voglia di far male all'avversario, esaltata dalla capacità dei singoli, ovvio.
Di contro, se vogliamo trovare un neo, ci sono i gol subiti. Cinque in due partite. E non certo contro avversarie di prima fascia. Il solito dilemma della coperta corta può rappresentare un problema contro squadre di caratura superiore. La tendenza "Guardiolesca" di inserire un terzino a fare il centrale difensivo - parliamo di Kolarov, ndr - garantisce spinta e qualità in fase di costruzione. Ma lascia qualcosa sul tema dei movimenti difensivi. E della marcatura in senso stretto. Conte, che ha recuperato Skriniar alla causa, sta già lavorando su questo aspetto. Per non vanificare quanto di eccezionale si registra in fase offensiva. Il gol non è un problema, prima o poi arriva. Ma dietro serve più attenzione.
Alessio Cherubini