Il nuovo derby delle proprietà: ecco come Suning ed Elliott hanno cambiato le due società

16 Ottobre 2020
- Di
Redazione NR
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Tempo di lettura: 2 minuti

INTER MILAN SUNING ELLIOTT - Cambiano i tempi, gli interpreti, i dirigenti, i giocatori, gli allenatori, ed anche le proprietà dei club. Il derby di Milano, a prescindere dalla situazione di classifica e dalla qualità delle due rose, rimane pur sempre LA partita per ogni tifoso milanese che si rispetti. I due club, ancora lontani dai fasti dei primi anni del XXI secolo, sono alla perpetua ricerca di una nuova competitività contro lo strapotere della Juve in Italia, e dei top club europei nelle coppe. I progressi fatti negli ultimi anni dalle nuove proprietà dei due club meneghini - un processo che talvolta ha subìto delle battute d'arresto - sono finite sotto la nostra lente d'ingrandimento.

Inter e Milan: Suning ed Elliott per tornare ai fasti di una volta

La proprietà cinese Suning a capo del club nerazzurro ha spinto in alto i ricavi, arrivati nell’annata 2018-19 alla cifra di 417 milioni. Nel giro di un quadriennio gli introiti dell’Inter sono più che raddoppiati. Da 187 milioni fino a sfondare il tetto dei 400 milioni. La crescita è stata favorita dal ritorno ormai in pianta stabile in Champions League, e dall’incremento delle entrate da botteghino e dai ricavi commerciali dalla Cina. Gli effetti negativi del Coronavirus hanno portato alla risoluzione dei contratti in essere con le aziende di intermediazione che sponsorizzavano l’Inter. Sono venuti meno circa 35 milioni di euro. Sul bilancio nerazzurro ora c’è un buco di 100 milioni. Questo è certamente un passo indietro rispetto all'esercizio commerciale di due anni fa, nel quale il deficit era di appena 18 milioni.

Milan, il nuovo corso Elliott risente del mancato accesso alla Champions

In casa Milan la proprietà Elliott ha ridotto al massimo i debiti. A cominciare da quello stipulato quando è stato acquistato il club dalle mani di Berlusconi. Anche il disavanzo della precedente proprietà cinese è stato saldato. Il Milan non ha però aumentato il volume d’affari, che è fermo a 200 milioni a causa dei mancati ricavi della Champions League. Il problema di incrementare le entrate si scontra con il difficile reperimento di grandi sponsor, tuttora assenti negli accordi stipulati. L’ultimo bilancio della società rossonera ha fatto registrare un saldo negativo pari a 195 milioni di euro.

Alessio Cherubini

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