CORONAVIRUS SERIE A PLAYOFF – Nelle ultime settimane il Covid-19 è tornato alla ribalta. Sia in termini di contagi sul territorio nazionale, sia come incidenza sul regolare svolgimento del campionato di Serie A 2020-21. La sublimazione del rinnovato problema si è avuta col caso del focolaio Genoa, e con l’incredibile vicenda legata a Juventus-Napoli. L'interrogativo a questo punto è d'obbligo:siamo sicuri che il campionato verrò portato a termine? La competizione potrebbe non finire se si pretende di far disputare tutti gli incontri previsti originariamente in calendario. I vertici del calcio italiano stanno (ri)pensando ad un’ipotesi già vagliata nei mesi di lockdown. E che già allora non aveva incontrato i favori di nessun club: l’idea Playoff per l’assegnazione dello Scudetto.
Si torna a pensare a modi alternativi per concludere il campionato in caso di emergenza. Non ci sarebbe l’intenzione diretta di tagliare troppe partite, visti anche i contratti in essere con i broadcaster, ma si valuta seriamente una strategia alternativa. Nella prima ipotesi, con almeno il girone di andata concluso, le squadre verrebbero divise e comincerebbero i veri Playoff, con i vari traguardi da raggiungere. La classifica verrebbe determinata anche grazie alla fase ad orologio: solo al termine di questa verrebbero definiti i piazzamenti. In questo modo le prime si giocherebbero lo Scudetto. Un altro gruppo i posti in Europa League, e le ultime squadre la salvezza. I club fuori da obiettivi specifici si giocherebbero comunque la posizione finale, necessaria a stabilire la quota di premio finale.
In ogni caso le variabili in gioco sono molteplici. Fermo restando che molti club osteggiano con forza l’idea dei Playoff, nello specifico le prime quattro potrebbero non voler mettere a rischio il piazzamento Champions in gare secche. Prende piede l’idea della Final Eight, formula con la quale si sono conlcuse Champions ed Europa League. Si potrebbero prevedere anche gare di andata e di ritorno, magari garantendo un vantaggio per la squadra meglio classificata, sul modello della Serie B. La necessità di garantire interesse e spettacolo sarebbe forse assicurata in modo migliore dalle gare secche in location unica: questo però cozzerebbe con le stringenti esigenze delle TV. Con le quali già lo scorso anno si è arrivati ad uno scontro senza esclusione di colpi.
Alessio Cherubini
