Gagliardini, la semplicità al potere: Conte ha trovato il suo equilibratore

7 Dicembre 2020
- di
Redazione NR
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INTER GAGLIARDINI CONTE - Ci sono diverse chiavi di lettura per spiegare la ritrovata stabilità dell'Inter in termini di prestazioni, gioco e risultati. C'è il fattore Lukaku, senza il quale probabilmente i nerazzurri avrebbero già detto addio alla Champions. C'è il nuovo approccio alle gare: ora non si aspetta di ricevere un pugno prima di reagire. C' è il recupero di giocatori importanti come Skriniar e Sanchez, e la sicurezza di Capitan Handanovic. Poi c'è lui, Roberto Gagliardini. Un eroe silenzioso. Uno di quelli che, pur non avendo il chiassoso appeal di Vidal, si è scoperto un uomo determinante per Antonio Conte e per tutta l'Inter. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola evidenzia l'importanza del centrocampista bergamasco: uno che ha lavorato sodo per conquistarsi faticosamente la fiducia dell'ambiente.

Gagliardini, l'arte della normalità: Conte ha rigenerato il giocatore

C'è sempre un turning point nella carriera di un giocatore. Un momento in cui un avvenimento può segnare in positivo o in negativo il percorso all'interno di una squadra. Per Gagliardini lo sliding doors calcistico è rappresentato dall'incredibile gol divorato proprio contro il Bologna - ultima avversaria dell'Inter in campionato - il 5 luglio scorso. Coi tifosi nerazzurri inferociti, con tanto di umiliazioni ricevute sui social, l'avventura del calciatore a Milano pareva esser arrivata la capolinea. Il ragazzo, all'epoca, rappresentava l'emblema del giocatore "non da Inter" da cedere subito. E allora via col mercato, e largo alla ridda dei nomi altisonanti che avrebbero dovuto prendere il suo posto: da De Paul a Kantè per finire con Ndombelé e Paredes, ogni profilo era buono pur di liberarsi di Gagliardini. Ma dopo 5 mesi esatti, quasi un'era geologica nel calcio, oggi siamo qui a raccontare un'altra storia. Gagliardini titolare. Gagliardini certezza del centrocampo nerazzurro e uomo fidato di Conte. Com'è stato possibile?

Intelligenza e semplicità le armi in più

Silenziosamente, il figlio di Bergamo, pur frenato da una positività al Covid che lo ha spesso fermato sul più bello, ha saputo guadagnarsi la stima del tecnico salentno. La certezza delle cose semplici, la diligenza con la quale ha interpretato i dettami di Conte alla fine lo hanno premiato. Oggi Gagliardini è quasi indispensabile in questa Inter. Corre, copre, costruisce e segna. Unico tra i centrocampisti centrali ad essere andato in gol - Vidal e Barella sono ancora a secco, ndr - oggi il ragazzo è il simbolo della normalità al potere. Chiamatela classe operaia, se volete. Ma ogni tanto anche questa va in Paradiso...

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