INTERVISTA DEVRIJ - Dopo un avvio molto incerto della difesa nerazzurra, partita dopo partita si sta trovando il giusto assetto. Stefan de Vrij dopo aver superato le 100 presenze con l'Inter ha rilasciato un intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
"Prima di approdare in nerazzurro non avevo nessun soprannome, ora mi fa piacere essere chiamato così, il mio video di presentazione con l'Inter vedeva me alle prese con la costruzione di un muro. Durante qualche evento ho avutoli piacere di scambiare due parole con Walter Samuel che oltre ad essere un difensore molto forte è una bravissima persona."
"Nelle ultime partite siamo riusciti a compattarci e questo ci ha aiutato a correggere molti errori. Ora facciamo meno fatica a difendere e di conseguenza ambimmo meno gol."
"Ci aiutiamo reciprocamente, siamo molto uniti tra di noi anche fuori dal campo, è nato un bel rapporto. Con questo modulo è diverso il modo per difendere, ci sono altri riferimenti da tenere a mente e ora lo abbiamo capito."
"La D nel mio cognome è solo un articolo, nel caso sarebbe SVB. A noi però non piace guardare gli altri, guardiamo solo noi stessi per migliorarci partita dopo partita. Quello che chiede l'allenatore è la versione migliore di noi stessi."
"Ad oggi in queste 100 presenze il più bel ricordo è il derby vinto in rimonta per 4-2, dove ho anche segnato. Anche il mio gol nel derby precedente è un emozione che mi porterò dentro per sempre. La finale persa contro il Siviglia ha fatto male, dobbiamo dimenticarcela e cercare di imparare dalle sconfitte."
"In Europa è mancato qualcosa, tutto quello che abbiamo non è bastato per passare il turno. Il mancato gol nelle due gare contro lo Shakhtar hanno inciso sul nostro futuro nella competizione. Ma come per la finale di Europa League dobbiamo metterci alle spalle le cose negative e continuare per la nostra strada."
"È andata male, il nostro approccio non cambia in base alle competizioni. Noi avremmo voluto senza dubbio proseguire il nostro cammino in Champions ma non è stato così e ora ci concentriamo per fare bene in campionato e in Coppa Italia. Non avere le competizioni europee può essere un vantaggio ma dipenderà solamente da noi."
"Nel mio vocabolario ci sono tutte le parole compresa quella dello scudetto. Possiamo arrivarci continuando a vincere ogni singola partita, ma è inutile guardarsi troppo avanti. Bisogna concentrarsi giorno dopo giorno e partita dopo partita per fare sempre meglio."
"Il bello del calcio è che ognuno può esprimerlo nella propria maniera, i dai miei tecnici ho sempre imparato tanto. Conte è un vincente, riesce a trasmetterti la sua passione e la sua mentalità facendo uscire il meglio da ciascuno di noi. È grazie anche a lui se ho fatto grandi passi avanti rispetto al futuro."
"Tutto quello che è negativo e che ci allontana dal nostro lavoro rimane fuori dai cancelli, dentro siamo e dobbiamo rimanere uniti. Abbiamo un obiettivo ben chiaro e dobbiamo portarlo a temine."
"Ogni giorno che passa aumenta la comunicazione tra di noi, nell'ultimo anno siamo cresciuti sotto molti aspetti. È fondamentale rimanere così per continuare il nostro percorso di crescita e per raggiungere i nostri obiettivi."
"Non mi è mai capitato di vedere un giocatore così veloce come Hakimi, devastante per il ruolo che ha. Vidal fuori dal campo è una bravissima persona e durante gli allenamenti ci trasmette sempre la sua cattiveria agonistica nei contrasti ma anche nella mentalità da vincente."
"Secondo me quello che distingue questo club dagli altri è la voglia non mollare mai per arrivare al risultato che vuole ottenere. Per me non è pazza, ha dei grandi tifosi che ora ci mancano tanto allo stadio ma quando li vedo per strada mi fa piacere renderli felici."
"La bellezza per un difensore è quella di avere a che fare con grandi campioni, Ibrahimovic e Ronaldo i top. Anche in allenamento Lukaku si dimostra un grande attaccante, è fortissimo fisicamente e se lo fai girare diventa imprevedibile."
"Sono una squadra molto forte con giocatori altrettanto forti. Ho lavorato con il loro allenatore per un paio di anni e posso dire che è molto bravo e preparato, sono contento per la sua crescita da allenatore."
"Io e Matthijs siamo molto legati, passiamo diverso tempo insieme ma ci limitiamo a parlare di calcio in generale senza soffermarci sulle nostre due squadre. La Juventus è una squadra che conosciamo molto bene e siamo sicuri che si metterà sotto per rialzarsi dalla classifica."
"L'infortunio di qualche anno fa che mi ha tenuto fuori per un intera stagione mi ha dato problemi anche al mio rientro. Ora sono riuscito a trovare il mio assetto e a 28 anni sono nella fase migliore della mia carriera. Testa e fisico non vanno divisi, la crescita mentale mi ha reso migliore anche fisicamente."