CORONAVIRUS SERIE A AGNELLI LOTITO – Il futuro del campionato di calcio di Serie A continua ad essere appeso a un filo. Una linea sottile, demarcata dall’espansione del Coronavirus. La Gazzetta dello Sport nella sua edizione odierna fissa la deadline a Pasqua. Se entro questa data non dovessero esserci dei dati confortanti, allora sarebbe difficile immaginare la ripresa del campionato, che al contrario potrebbe riprendere a maggio. Il 9 o il 16. Ma sarebbe sostanzialmente impossibile pensare di poter terminare la stagione entro il 30 giugno. Ecco il resoconto del quotidiano milanese sulle tensioni che si sono vissute ieri nell’assemblea di Lega.
Cosa fare, dunque, dei campionati 2019-20? La bagarre tra i presidenti dei club di Serie A è più accesa che mai. L’ipotesi avallata dall’UEFA di terminare i tornei nazionali a giugno e quelli europei a luglio sembra di difficile realizzazione. Più plausibile lo stop completo. In questo modo la classifica verrebbe cristallizzata e lo scudetto non assegnato, così come le retrocessioni, che sarebbero bloccate. La nuova Serie A sarebbe così composta da 22 squadre – comprendenti le prime due in arrivo dalla Serie B, Benevento e Crotone, ndr -, da ridurre a 20 nell’annata seguente.
Uno scenario che trova il pieno appoggio di alcuni presidenti, tra cui Andrea Agnelli, il numero uno bianconero. Ma anche la ferma opposizione di altri, come Claudio Lotito. Il patron biancoceleste vorrebbe che la stagione terminasse. Come riporta Tuttosport, nella giornata di ieri sarebbe andato in scena l’ennesimo battibecco tra i due. "Avete visto i dati? Oh, se sta a ritirà! Ma poi lo so: io parlo coi medici luminari, quelli che stanno in prima linea, no co’ quelli delle squadre": questo è il virgolettato riportato dal quotidiano sportivo di Lotito ad Agnelli, il quale avrebbe risposto: "Eh, certo: ora sei diventato anche un esperto virologo". Bagarre in pieno sviluppo, nei prossimi giorni l’inevitabile epilogo.