CORONAVIRUS GORI ATALANTA VALENCIA – In molti, negli ultimi giorni, hanno definito la partita Atalanta–Valencia di Champions League come la "partita zero". Oppure, con riferimento a San Siro che ospitò il match, come lo "stadio zero". Ovviamente mutuando dei termini che normalmente utilizziamo per catalogare i casi dei pazienti contagiati da Coronavirus. Le parole del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo Marca, sembrano confermare tali sospetti.
"La partita era una bomba biologica. A quel tempo – 23 febbraio, ndr – non sapevamo cosa stesse succedendo. Il primo paziente in Italia è stato registrato proprio il 23 febbraio. Se il virus era già in circolazione, i quarantamila fan che andarono allo stadio di San Siro erano infetti. Nessuno poteva sapere che il virus stava già circolando dalle nostre parti. In molti andarono a vedere la partita in gruppo, e ci furono molti contatti tra le persone quella sera. Il virus è certamente passato da alcuni ad altri. Ovviamente non ci fu solo il problema della partita. Perchè la scintilla vera fu all’ospedale di Alzano Lombardo, che ospitava una paziente con una polmonite non ancora diagnosticata, e che probabilmente contagiò altri pazienti, medici ed infermieri. Quello è stato il focolaio dell'epidemia".