CORONAVIRUS ALLENAMENTI SERIE A - Come se non bastasse la terribile emergenza sanitaria che sta colpendo il Paese, ed i casi di positivtà al Covid-19 registrati anche tra i calciatori, in queste ore sta montando prepotentemente una polemica: quella sulla data di ripresa degli allenamenti per le società di Serie A. Dopo le schermaglie dei giorni scorsi che avevano visto protagonisti Agnelli e Lotito, oggi è toccato all'Inter far sentire la prorpia voce contro la linea unilaterale adottata dalla società romana. Inevitabile che poi la questione si sia estesa agli altri club, proprio in vista dell'obiettivo propugnato da Marotta: il principio di equità. Gli allenamenti di squadra dovrebbero riprendere per tutti nello stesso giorno, per non creare disparità di condizione.
Fino a ieri, la posizione delle società del massimo campionato sulla ripresa degli allenamenti collettivi erano difformi, come si può evincere dalla tabella che riportiamo.
Juventus (3 aprile)
Lazio (23 marzo)
Inter (3 aprile)
Atalanta (3 aprile)
Roma (3 aprile)
Napoli (23 marzo)
Milan (23 marzo)
Verona (sospesi a tempo indeterminato)
Parma (26 marzo)
Bologna (sospesi a tempo indeterminato)
Sassuolo (24 marzo)
Cagliari (21 marzo)
Fiorentina (sospesi a tempo indeterminato)
Udinese (3 aprile)
Torino (tra 23 marzo e 3 aprile)
Sampdoria (sospesi a tempo indeterminato)
Genoa (sospesi a tempo indeterminato)
Lecce (23 marzo)
Spal (sospesi a data da destinarsi)
Brescia (28 marzo)
L'emozione suscitata dalla delicatezza dell'argomento, e dal quadro generale del Coronavirus in Italia, ha imposto una riflessione. Dopo due ore di riunione, e di liti, è emersa una linea che l’assemblea dei club di domani trasformerà in disposizione ufficiale. Che sarà votata dalla maggioranza dei club: tutti in campo solo dal 4 aprile. Questa data permetterebbe alle squadre oggi in isolamento di aggiungersi alle altre. Questa data sarebbe in linea con le disposizioni della FMSI che vi abbiamo tempestivamente riportato due giorni fa, ed accontenterebbe anche la posizione della Libera associazione medici italiani del calcio (Lamica) presieduta dall’ex responsabile dello staff medico della Nazionale il professor Castellacci. Che in un'intervista ha espresso tutto il proprio dissenso sull’idea di alcuni club di iniziare gli allenamenti precocemente, addirittura prima del 3 aprile.
Rimane da sciogliere il nodo degli allenamenti personalizzati, o in piccoli gruppetti. Non è escluso infatti che alcuni club ripartano con una preparazione personalizzata o in piccoli gruppetti (oggi gli atleti professionisti hanno la possibilità di allenarsi a porte chiuse rispettando la distanza di un metro). Sotto la responsabilità dei rispettivi medici, in conformità a tutte le norme di sicurezza, è possibile che alcune società, presumibilmente Lazio in primis, adottino questa linea. Che salvaguardarebbe un minimo di continuità atletica in vista della ripresa della stagione, per la quale bisognerà probabilmente attendere fino al 3 maggio.