Cordoba: "Dissi no al Real per l'Inter. Io al Milan? Non esiste"

25 Marzo 2020
- di
Simone Togna
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Tempo di lettura: 2 minuti

CORDOBA REAL INTER MILAN NON ESISTE - Ivan Ramiro Cordoba, in una chiacchierata su Instagram con la Gazzetta dello Sport, ricorda le gioie vissute con la casacca nerazzurra.

Inter attuale

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Foto Getty/Inter

"Giudico molto buono la stagione, hanno lavorato con determinazione. Il compito di avvicinare la vetta non era facile; ci stanno riuscendo, il che significa che tutti sono convinti degli obiettivi da raggiungere. Ci vorrà tempo, ma la mentalità è quella: chi arriva all'Inter, deve sapere che bisogna vincere. Questo l'Inter lo ha dimostrato prima dello stop, al di là delle ultime gare".

Ci voleva uno come Conte

"Prima che arrivasse la pensavo come tutti i tifosi dell'Inter: per noi era qualcosa di difficile da accettare perché è come una bandiera nerazzurra che va alla Juve. Il lavoro, i risultati, il modo di gestire la squadra, di difendere questi colori, stanno dando quella fiducia che prima non c'era. Lui come allenatore è molto forte, lo aveva già dimostrato; noi volevamo uno così, con una mentalità vincente".

Le basi grazie a Cuper

"Cuper ha gettato le basi di un'Inter vincente, è tutto nato da lui. Ha dato una organizzazione mirata a dare il massimo, è stata una bellissima esperienza al di là di tutto quello che è successo in quasi tre anni. Ho bei ricordi del mister, per cui nutro tanto rispetto nei suoi confronti".

Gol in Nazionale e con l'Inter

"Ricorda la rete segnata in finale di Copa America. All'Inter ricordo quello segnato al Lecce in Coppa Italia, il primo in assoluto: per un difensore fare gol è qualcosa di sublime. Il più bello? Quello col Napoli nell'era Mourinho, segnando con la gamba del ginocchio infortunato: non so neanche come feci. Poi c'è quello col Newcastle". 

Cordoba: "Dissi no al Real per l'Inter. Io al Milan? Non esiste"

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"Il Real mi cercò due volte, prima e durante l'esperienza all'Inter. La seconda quando Cambiasso arrivò a Milano, mi chiamò l'intermediario di quella trattativa. Gli dissi di no perché avevo fatto una promessa a Moratti. Io al Milan? No, non esiste".

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