CONTE DIPENDE DA NOI- Antonio Conte, alla vigilia di Inter-Hellas Verona, avvisa: "Non abbiamo ancora vinto nulla. Dobbiamo rimanere concentrati e non pensare a quello che sarà".
Meno otto alla vittoria del campionato. Antonio Conte, alla vigilia Inter-Hellas Verona, rispondere via zoom alle domande poste dai giornalisti accreditati. La prima risposta è sugli scaligeri: "Ci aspetta una gara dura, tosta contro una squadra che sta facendo benissimo in campionato, nonostante sia incappata il alcuni risultati negativi, dove non meritava di perdere. Juric è un bravissimo allenatore, uno di quelli che fa le fortune dei club, perché porta i giocatori a migliorare. Lo ha fatto l'anno scorso, lo sta facendo quest'anno, ha lavorato con Gasperini, non si può non parlarne bene".
"Per me non era la prima volta. Se ben ricordate, a parte la promozione a Bari, a Siena c'era una squadra un po' più preparata. Ma il mio primo percorso alla Juve è iniziato da zero, dal punto di vista della mentalità vincente. Devi trovare calciatori che diano la propria disponibilità e io ho trovato ragazzi vogliosi di fare qualcosa di differente rispetto alle precedenti esperienze. Stiamo crescendo, dobbiamo tagliare il traguardo. Così sapremo quale tipo di percorso avremmo fatto per arrivare a vincere, e resterebbe impresso nella tua mente. Non devi solo pronunciare la parola 'vincere', è un percorso che rimarrà sempre dentro".
"Io penso che comunque in questo momento, per il percorso che si è fatto, e dove siamo ora in campionato, penso che c'è poco da dire. I ragazzi lo sanno: si è fatto un percorso straordinario, sopra ogni aspettativa. I ragazzi sanno che manca l'ultimo step. Stiamo bene, noi nelle ultime due partite meritavamo di più di quello che abbiamo raccolto, magari altri volte è successo il contrario. La squadra contro lo Spezia ha preso due pali, ma c'era il focus giusto, era determinata. Col Verona sarà dura, è una squadra molto fisica, hanno messo in difficoltà tutti. Dobbiamo essere fiduciosi, consci che ci sarà da soffrire e potremo essere messi in difficoltà".
"Alla fine è inutile sottolineare sempre alcune cose. Si sa benissimo che tipo di stagione stiamo affrontando. Dobbiamo restare concentrati e provare ad ottenere qualcosa di straordinario. Abbiamo dato grande dimostrazione di serietà professionale, sempre. Di attaccamento alla maglia e ai tifosi. Manca l'ultimo step per raggiungere qualcosa di inimmaginabile in soli due anni".
"Noi abbiamo una fortuna, quella di non preoccuparci di chi sta dietro e di pensare solo a noi. Dobbiamo meritare la vittoria e vincere la partita. Non servono scontri diretti e tabelle. Il vincente pensa a se stesso e la tabella la fa su se stesso. Da quando abbiamo superato il Milan dipende solo da noi. Se tu vinci, le tabelle le devono fare gli altri".
"Si riascolti la domanda che fa. Con i se non si va da nessuna parte. Restiamo concentrati, quello che è stato detto è stato detto".
"Non mi interessa entrare nell'argomento prima della partita. Educatamente le dico che non ho piacere a rispondere. Concentriamoci solo sulla partita, ci stiamo giocando il lavoro di due anni".
"Io sono una persona che guarda molto al presente. Sino a che qualcosa non l'ho in mano, non posso parlare. Sarebbe da stupidi e da presuntuosi. Non abbiamo conquistato niente. Siamo sulla buona squadra, ma fin quando non centreremo lo Scudetto, non parlo. Lo farò quando la cosa sarà acquisita. Il focus è l'obiettivo non ancora raggiunto. Le esperienze passate inducono a pazienza e calma. Non sono uno che si è mai nascosto".
"Quando finirà tutto ne parleremo. Mi auguro di festeggiare quest'anno".