CONTE ABITUANDO VITTORIA - Antonio Conte, intervistato da DAZN dopo l'1-0 sul Cagliari, elogia tutti i suoi calciatori.
"Ho dei ragazzi eccezionali, dopo la partita si allenano, anche se ho concesso loro un giorno di riposo in più. Lo spirito che ci mettono, l'abnegazione ecc la dicono lunga sullo spogliatoio dell'Inter".
"Sicuramente ripeto la stessa cosa: le partite sono di meno, le nostre vittorie valgono 6 punti. Era importante mantenere inalterata la distanza con la seconda. Ci stiamo abituando a questa situazione anche se non è semplice, anche perchè per molti è la prima volta. Dovevamo vincere per pareggiare i contri, sono molto soddisfatto del cammino che sto facendo con i ragazzi. Siamo cresciuti tanto, lo dimostrano di domenica in domenica".
"Un conto alla rovescia, tra virgolette. Dobbiamo giocare per vincere, col pedale sempre sull'acceleratore. Non possiamo fare calcoli, nè io voglio farli, mi piace troppo vincere. Ci stiamo avvicinando, stiamo iniziando a vedere la meta, che non è raggiunta. Sono tre vittorie pesanti, che però non bastano. Restano 8 partite, dobbiamo continuare a vincere".
"Altre volte è capitato di mettere il terzo attaccante, con Sanchez in panchina pronto a sparigliare le carte. Volevo continuare con Lautaro, che fino a lì aveva vissuto un turno di riposo, cambiare un sistema in quel momento non sarebbe stato giusto. Non avessimo segnato, avrei messo Pinamonti per forzare la partite. Prima no, preferivo continuare con la grande qualità dei centrocampisti e di Hakimi. Faccio i complimenti al portiere del Cagliari, lascia ben sperare per lui e per il suo futuro giocare con quella sicurezza. Con Sanchez in panchina magari avrei forzato subito la situazione".
"Io sono in alta intensità per 95 minuti. Alla fine era uno scatto per abbracciare lo sforzo dei ragazzi. Vanno premiati con baci e abbracci. Mi considero un fratello maggiore. Il gesto d'affetto è apprezzato, sono pronto a buttarmi nel fuoco per i miei".
"Questa è una squadra che sta dimostrando stabilità, come fatto l'anno scorso quando abbiamo conquistato 81 punti e siamo arrivati in finale di Europa League. Ci sono margini di crescita, i ragazzi lo sanno. La mentalità, la cattiveria, il sentire il sangue ci mancava. Ora li abbiamo anche noi. Un merito per i calciatori che credono in quanto gli viene detto, sul campo e nei concetti".
"Ho invertito Sensi e Eriksen perchè Christian non stava trovando la giusta posizione. Rimesso sul centro-sinistra poi abbiamo sfondato tante volte, con Skriniar che portava palla".