CONTE MERITOCRATICO - Antonio Conte, dopo l'1-1 contro lo Spezia, ai microfoni di Sky, torna sull'argomento relativo alla Super League.
"La pressione si sente, è inevitabile. Tantissime giocatori stanno lottando per la prima volta qualcosa di importante. Oggi avessimo vinto, non avremmo rubato nulla, sono contento della prestazione. La partita è stata giocata nella giusta maniera, con la giusta voglia e determinazione. Va bene così, a me interessa che i ragazzi stiano sul pezzo. Le giornate diminuiscono, c'è maggiore pressione. Dobbiamo recuperare bene, domenica ci aspetta una gara molto fisica col Verona".
"Il lavoro è stato di un giorno. Dopo la partita col Napoli siamo rientrati martedì. Col gruppo abbiamo preparato la partita in un tempo concentrato. Abbiamo ascoltato ovviamente le notizie sulla Super League. Da uomo di sport penso che non si debbano mai dimenticare le tradizioni, appartengono alla storia. Ci deve essere passione, non per ultimo si deve dire che lo sport deve essere meritocratico. Noi lavoriamo per guadagnarci qualcosa, la meritocrazia deve essere messa al primo posto. Ma l'UEFA che organizza tornei e prende tutti i diritti, ne riserva una minima parte alle partecipanti. Devono fare una grande riflessione, i giocatori tra nazionali e coppe vengono spremuti. Le società devono essere premiate. Loro investono niente, le società lo fanno su giocatori e calciatori. Al di là del risultato, penso che comunque se tu prendi 10 e te ne tieni 7 non è giusto. Sono le proprietà che ci mettono dei soldi, la proporzione deve essere cambiata".
"Una dialettica nuova? Io penso che la Champions la debbano giocare le squadre che a livello meritocratico se lo guadagnano col merito sportivo, altrimenti di che parliamo? Parliamo di uno sport che perde il sale, diventa difficile il suo significato".