CONTE GESTACCIO INSULTI - Antonio Conte, prima di iniziare la conferenza stampa pre Lazio, prende la parola e si scusa per il gestaccio ad Andrea Agnelli: "Ho sbagliato a rispondere agli insulti".
L'Inter chiuderà la domenica di Serie A della 22esima giornata di campionato. I nerazzurri ospiteranno allo stadio San Siro la Lazio di Simone Inzaghi, in un big match che si prospetta spettacolare. L'allenatore interista Antonio Conte presenterà la partita in conferenza stampa sabato 13 febbraio, alle ore 13.30.
"Prima di iniziare la conferenza stampa che deve essere calcistica, penso sia giusto chiarire la situazione e cosa sia accaduto nello stadio della Juventus. Penso e so che la verità l'hanno vista e sentita tutti. Questo per me è importante. Noi siamo delle persone che possono essere dei modelli educativi e dobbiamo ricordarlo in ogni circostanza. Mi spiace quello che è accaduto e sono qui per scusarmi. Avrei potuto alzare il pollice, applaudire e sarei stato più positivo. Mi spiace, ne farò tesoro per la prossima volta. Ho risposto ad una provocazione e a degli insulti, avrei dovuto rispondere in modo diverso, non cerco giustificazioni".
"La Lazio sta facendo molto bene, ha una rosa forte, viene da tantissime vittorie consecutive: è una gara importante contro una squadra forte. Sarà un test per noi bello, ma difficile. Un qualcosa di molto stimolante.
"Parliamo di calcio, ho fatto una premessa. Ho esaurito la questione e l'ho chiarita. Dobbiamo essere concentrati sul calcio giocato: è questa la cosa più importante. La gente non vuole situazioni becere".
"Noi dobbiamo essere bravi, intelligenti e capire che nella vita si può sbagliare. Sbagliano tutti, come ho fatto io. L'importante è rendersene conto, si capisca il nostro ruolo di modelli educativi. L'importante è capire il ruolo perché siamo modelli educativi. Non posso pensare che Romelu stia pensando a qualcosa che non è il calcio giocato. Sa che per noi è un giocatore importante, le ultime prestazioni sono state un po' opache ma sa che abbiamo bisogno di lui e contiamo su di lui".
"Vidal non è a disposizione, continua ad avere problemi, non ha svolto allenamenti con noi e con la Lazio non ci sarà. Vedremo per la prossima partita. Arturo si sta portando dietro diversi acciacchi: è giusto che sorpassi questo periodo. Barella deve continuare a lavorare. Come in tutte le cose c'è la massima esaltazione, lui deve comunque continuare a fare bene. Le sue fortune dipendono da quelle della squadra. Ha margini importanti di miglioramento. Noi siamo una squadra, la crescita singola diventa importante se vogliamo raggiungere dei successi finali. Vale per lui, come per tutti".
"L'aspetto positivo è che in ogni partita creiamo tante occasioni da gol, infatti siamo quelli che in campionato abbiamo segnato di più. Questo passaggio dell'essere più cinici è molto importante: concretizzare tutto quello che creiamo, aiuta. Se non fai gol ti ritrovi ad uscire dalle competizioni come accaduto in Champions e in Coppa Italia".
"Quello che è successo in passato non mi deve riguardare. Posso parlare di quello che sta accadendo con me in un anno e mezzo. Considero questo. L'Inter è cresciuta in modo importante, ha riacquistato una credibilità importante a livello europeo e nazionale. Non siamo ancora dove vorremmo essere, ma solo uno stupido non vede i progressi dell'Inter in questo anno e mezzo".
"Crescita definitiva assolutamente no. Dobbiamo continuare a crescere sotto tutti i punti di vista, non solo sulla mentalità. Dobbiamo migliorare la situazione nonostante in un anno e mezzo abbiamo fatto passi da gigante. Il percorso non può essere quello di un anno e mezzo in cui ha colmato tutte le situazioni. Passi da gigante sono stati fatti, gli altri ci rispettano. Dobbiamo continuare a lavorare per essere dove vogliamo essere. Ancora non ci siamo".
"Ci auguriamo possa essere importante. Da tantissimo tanto non dà un apporto all'Inter: è un interno di centrocampo bravo negli inserimenti, bravo e con grande corsa. Io ci conto. Stiamo cercando di risolvere i nostri problemi con situazioni interne, non c'è altra soluzione da agosto".
"Non è un caso. Siamo partiti in una determinata maniera, cercando di essere molto aggressivi lasciando tanto campo alle spalle dei difensori. Ha portato effetti positivi, ma anche qualcuno negativo. Ora abbiamo trovato l'equilibrio, non rinunciamo all'aggressione, decidiamo noi quando farla e siamo più compatti rispetto a prima. I gol continuiamo a farlo, le occasioni le creiamo, siamo più equilibrati".
"Essere nella testa di Brozovic? (ride, NDR). Parliamo di un ragazzo eccezionale, è il beniamino della squadra per il suo modo di essere. Noi lavoriamo con lui sul discorso del trovare spazi e la giusta posizione. Non deve innervosirsi se non trova sempre la palla, lui è troppo generoso, l'importante è che prenda la palla nel momento giusto. Come Barella corre tantissimo. Io chiedo ai ragazzi di ottimizzare la loro corsa, per essere più efficienti, meno stanchi. Su questo è migliorato tanto, quando ci marcano Brozovic troviamo situazioni alternative. Ci lavoriamo e debbo dire che è un ragazzo che ha compiuti dei miglioramenti importanti in entrambi le fasi. Abbiamo ora un giocatore diverso, più responsabilizzato, maturo. Posso solo che parlarne bene, solo chi ci lavora capisce che è un ottimo ragazzo".