Bonolis: "Eriksen fondamentale, bravo Conte"

12 Marzo 2021
- Di
Redazione NR
Categorie:
Bonolis
Tempo di lettura: 2 minuti

BONOLIS INTERVISTA - Paolo Bonolis, noto conduttore televisivo è intervenuto ai microfoni di InterTV nel podcast "Kickoff". Il tifoso nerazzurro ha parlato di questa stagione e delle annate passe. Ecco le parole di Bonolis.

La difesa Skriniar, Bastoni e De Vrij

"La difesa non è composta solo da loro tre, è tutto il meccanismo della squadra che funziona. Loro tre sono l'ultimo baluardo, ma ce ne sono altri come ad esempio gli interni o i quinti per non dimenticare Lautaro. L'Inter non è costruita per difendersi, vogliono occupare tutto il campo tutti insieme. Il risultato è sempre positivo se la squadra è compatta".

Le aspettative ad inizio stagione

"Il mister ha capito dopo qualche partita il giusto assetto. Hai offensivi di gamba, quindi serviva abbassare il baricentro: una volta capito questo, siamo diventati prolifici. Questo è il giusto equilibrio".

La grande Inter difensiva di Sarti, Picchi, Burgnich, Guarnieri e Facchetti

"Quella è stata un'Inter fantastica, essere a Milano te la faceva vivere di più. La trasmissione delle partite era relativizzata dalla comunicazione di allora. Io ricordo bene anche Julio Cesar, Maicon e Samuel". 

La difesa della stagione 79/80

"Me la ricordo sopratutto per il gol di Mozzini che segnò il gol scudetto".

L'Inter dei record

"Mi ricordo quello scudetto con Aldo Serena che era un grande attaccante, segnava anche cadendo, l'importante era toccarla. Era comunque una grande squadra che aveva in rosa i due tedeschi, poi arrivò la pantegana Klinsmann".

L'Inter di Mancini del 2006/07

"Materazzi era cattivo al punto giusto, un giocatore molto attaccato ai colori e al club. Marco è stato uno degli emblemi per l'Inter e per la Nazionale. Nel mondiale del 2006 ha reso un popolo felice".

La prestazione di D'Ambrosio contro l'Atalanta

"Sono astuzie che il giocatore mette in pratica. Bene o male ma lo fanno tutti, contro l'Atalanta ho visto cattiveria anche da chi non me la sarei aspettata come Eriksen. E' entrato in campo con la delicatezza del tocco, ma con con la giusta cattiveria. Non ha avuto paura a mandare il pallone in tribuna. Complimenti a Conte che saputo adattare qualsiasi giocatore all'interno della rosa. Eriksen si è dovuto calare in una nuova realtà e piano piano sta colorando la sua pelle di nerazzurro. Per me ora è un giocatore fondamentale per il centrocampo. Invece, in tutta sincerità, mi sta un po' deludendo Vidal".

La difesa del Triplete

"Quella squadra ha vinto tutto, in comune con la squadra attuale ha la compattezza con la quale scende in campo".

Le aspettative su Torino-Inter

"Ogni partita ha le sue insidie, ogni squadra ha il suo motivo per vincere la partita. Sarà difficile come tutte le partite che mancano da qui alla fine".

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