BOERI SAN SIRO - Il noto architetto, intervistato dal Corriere della Sera: "Uno stadio per le famiglie. Sinora mai ascoltato".
"Lo stadio-bosco è progettato spostando il tunnel di via Patroclo che comunque va risistemato perché troppo piccolo. Più volte abbiamo detto che se veniva lasciato lì dov’è ora, il nuovo stadio sarebbe sorto a 35 metri dalla case. Una follia. Tenere il Meazza o no? Entrambe le cose sono possibili ma bisogna ragionare sulla qualità del progetto"
"L'idea è di uno stadio per due che il sindaco Sala aveva individuato come il futuro di San Siro. Due ingressi uno per il Milan e uno per l’Inter, uno in piazzale Axum, l’altro dal Trotto. Raddoppiando sul lato est il lato ovest. Un’idea geniale. Si tagliavano i costi a metà. Com’è finita? Bella domanda, non lo so". Successivamente ecco il progetto per la giunta Moratti. "Era il periodo in cui si pensava che gli stadi dovessero contenere tutto, dal centro congressi al commerciale. Lo disegno e facciamo le prove. Lo mettiamo al posto di San Siro, a Rozzano, a Sesto. Ma poi tutto si ferma".
"Rappresenta il nostro modo di pensare, uno stadio con una dimensione familiare, gentile nell’accoglienza, di minore impatto. Ho insistito per far vedere il progetto non perché sia il più bello di tutti, ma perché rappresenta un’idea urbanistica che migliora la situazione. Non è stato possibile".