BIRAGHI INTER INTERVISTA - In una lunga intervista a Cronachedispogliatoio, Cristiano Biraghi ha voluto raccontare la sua carriera e alcuni simpatici retroscena dei suoi anni all'Inter.
"Quel tiro all’incrocio mi è costato schiaffi sul collo da Materazzi per tre giorni, è il suo modo di essere felice per me. Ho 17 anni e per me è tutto nuovo. Entro in amichevole contro il Manchester City e mi esce questo gol senza senso. L'ho già rivisto mille volte, dovrò essere bravo a non essere etichettato solo per quello. Si è generato un loop secondo il quale devo dimostrare ogni volta, le aspettative si sono impennate. Alla fine sono un ragazzo alle prime armi e non è facile gestirla: in questo l'Inter è brava a farlo, non mi ha esposto. Mi vogliono tutti bene in questo spogliatoio, da Eto'o a Cambiasso, fino a un giovanissimo Coutinho. Il Triplete è arrivato solo due mesi fa".
"Promemoria: allenarsi a freccette. Altrimenti come faccio a battere Brozovic. Un mostro, ha il proprio kit anche per andare in trasferta e sfidarci tutti. Giocare con lui in ritiro è sostanzialmente una prassi. Stiamo migliorando tutti con la pratica. Così come in campo. Da quando è arrivato Conte, è cambiato tutto. Tornare all'Inter è sempre stato il mio obiettivo. Sarò sempre contento di essere tornato, raggiungendo trofei importanti. Personalmente, incontrare Conte è stato fondamentale per la carriera. Senza dimenticarmi di bere un buon bicchiere di vino con Barella".