BENITEZ INTER BENFICA INTERVISTA - Questa è una settimana importante per le big di Serie A che si giocano l’accesso alle semifinali delle coppe europee. Per Inter, Juventus e Fiorentina poi non è finita dal momento che la prossima settimana sapranno anche chi andrà in finale di Coppa Italia. In vista di questi importanti appuntamenti, chi di Champions League ne sa qualcosa, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando di Napoli Milan, ma anche di nerazzurri e la sfida di ritorno con il Benfica. Queste le parole dell’ex tecnico dei partenopei Rafa Benitez.
“L’Inter su tutti. Mi aspettavo un Benfica migliore, ma vanno riconosciuti i meriti nerazzurri: complimenti. Il Napoli mi è piaciuto, anche se gli è mancato Osimhen. La vittoria del Real era prevedibile, il Bayern avrebbe meritato almeno un gol col City”.
“Da collega, non mi piace che qualcuno possa perdere il lavoro. La gestione Inzaghi nel complesso è positiva, sennò non sarebbe ai quarti in Champions. Vediamo come proseguirà, magari diventa un’annata da ricordare…”.
"Il Milan e Pioli mi hanno impressionato, i quarti di finale dopo lo scudetto sono da elogiare, ma gli azzurri sono più forti. Quindi la risposta è sì, possono farcela. Con Osimhen ritroveranno fiducia. Momento di flessione per entrambe? C’è sempre per tutti un periodo come questo, a volte nel caso del Napoli si gioca con una consapevolezza troppo grande quando arrivano tante vittorie e si può perdere la concentrazione in un’altra competizione. Finora sono stati grandiosi.
C’è sempre per tutti un periodo di flessione, a volte nel caso del Napoli si gioca con una consapevolezza troppo grande quando arrivano tante vittorie e si può perdere la concentrazione in un’altra competizione. Finora sono stati grandiosi”.
"A Liverpool dissi a Spalletti che avrebbero vinto il titolo e non volle dire nulla per scaramanzia. L’eliminazione non cambierebbe nulla, Luciano la sta guidando alla perfezione. I napoletani sentono la squadra dentro di loro. Per questo sarà un giorno memorabile, non solo per la città e la gente, ma in tutto il mondo. Ho incontrato ovunque sostenitori azzurri accomunati dalla stessa passione".