BARELLA INTER INTERVISTA - Il centrocampista dell'Inter Nicolò Barella ha rilasciato un'intervista al MatchDay Programme in vista della sfida contro l'Atalanta, recupero del 21° turno del campionato di Serie A.
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"Ho iniziato a giocare a calcio a tre anni e mezzo; ai tempi si iniziava verso i 5-6 anni, i miei genitori mi hanno raccontato un aneddoto che riguarda l’inizio. Anche se ero molto piccolo, visto che il campo di calcio era in terra battuta, i tecnici dell’epoca avevano detto alla mia famiglia di portarmi, che sarei rimasto a giocare con i mucchietti di sabbia... e invece ero sempre lì, con gli occhi fissi sull’allenatore, intento ad ascoltare tutto ciò che diceva.
È una cosa che racconterò ai miei figli, per fargli capire che la passione è la prima cosa e che è necessario impegnarsi, stare sul pezzo e concentrati, per raggiungere i propri obiettivi. Recuperare un pallone per me è sempre stato come fare un gol, mi ha sempre stimolato, come servire una bella palla e vedere un mio compagno andare in porta. Giocare gare importanti mi ha aiutato a crescere e ad affrontare tutto con più tranquillità rispetto al passato. La squadra è la cosa più importante, è ciò che spinge tutti a dare il meglio, come il voler ricambiare l’affetto dei tifosi e rendere orgogliosa la mia famiglia".