Juventus, Allegri: "L'Inter è difficile da affrontare, servirà lucidità. Vogliamo il trofeo"

10 Maggio 2022
- Di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

ALLEGRI CONFERENZA JUVENTUS INTER FINALE COPPA ITALIA - Queste le parole di Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia contro l'Inter. Il match è in programma mercoledì 11 maggio alle ore 21 allo Stadio Olimpico di Roma, diretto dall'arbitro Paolo Valeri della sezione di Roma 2.

Finale Coppa Italia Juventus Inter, la conferenza stampa di Massimiliano Allegri

"L'Inter è una squadra difficile da affrontare ma abbiamo sempre disputato buone partite contro l'Inter. Servirà serenità, lucidità, per fare una bella partita e cercare di portare a casa la Coppa Italia. Le partite migliori che abbiamo giocato sono state con Inter e Manchester United, le abbiamo perse e la gente ricorda solo il risultato".

Sulla formazione

"Dubbi? Qualcuno ne ho, domani mattina o domani pomeriggio dovrò sceglierlo. Chiellini gioca sicuro, Perin uguale, gli altri vediamo. Difesa a 3? Con i giocatori che abbiamo possiamo anche cambiare a partita in corso da 4 a 3".

Sulla formazione

"Dubbi? Qualcuno ne ho, domani mattina o domani pomeriggio dovrò sceglierlo. Chiellini gioca sicuro, Perin uguale, gli altri vediamo. Difesa a 3? Con i giocatori che abbiamo possiamo anche cambiare a partita in corso da 4 a 3".

Un bilancio della stagione

"La squadra ha iniziato male la stagione, abbiamo fatto rincorsa e raggiunto risultato importante. Vedremo come cercare di migliorare in vista del prossimo anno. Se domani vinciamo qualcuno di voi dirà che è andata bene, se perdiamo direte che è disastrata. Le nostre valutazioni devono essere diverse".

Sul percorso della Juve

"All'inizio la perdita di Ronaldo a tre giorni dalla fine del mercato non è stata semplice da gestire. Poi abbiamo perso Chiesa, che sarà convocato come McKennie e tutti quanti gli altri. Abbiamo avuto difficoltà, spingere molto sull'acceleratore non è stato semplice. Sapevo che superato il girone di Champions sarebbe iniziata la crescita della squadra, la società ci ha dato grossa mano con Vlahovic, rimonta terminata con la sconfitta con l'Inter che in caso di vittoria ci avrebbe dato grossa spinta. Sono sereno perché l'anno prossimo avremo molte più possibilità per lottare per lo scudetto, per arrivare a marzo nelle migliori condizioni. Ora però testa alla Coppa Italia".

Su Dybala

"Gioca. Così siete contenti...".

Su Vlahovic

"Sta facendo bene. Lui è sereno, a volte chiede troppo a se stesso. È una questione caratteriale, non vuole mai perdere, ha dimostrato già di essere da Juventus poi è qui da tre mesi e può solo migliorare. I numeri a livello di gol sono buono, poi è difficile in Italia fare gol ogni partita, lui è 3-4 partite che non segna. Io sono molto contento di lui, poi se ha la faccia arrabbiata perché non ha fatto gol col Genoa ci sta, significa che ci tiene molto. Infatti sono molto contento di lui".

Sull'allenare

"Allenare non è solo tattica, ci sono cose che non sono scritte in un libro: o ce l’hai o non ce l’hai. Ci sono le categorie, quelli che vincono sono più bravi. Poco ma sicuro".

Sui giovani

"Oltre a Miretti ho portato NIcolussi Caviglia, rientrato dopo un lungo infortunio. L'altro giorno ho visto l'Under 23, raramente mi diverto guardando una partita per intero, invece mi è piaciuta molto. E come proprio l'ho portato con me".

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