Acerbi: "Non si può accusare di razzismo per un fraintendimento"

29 Marzo 2024
- di
Francesco Bastogi
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Il difensore dell'Inter Francesco Acerbi a bordo campo insieme a Simone Inzaghi durante Inter-Napoli
Tempo di lettura: < 1 minuto

ACERBI INTER NAPOLI JUAN JESUS - Il difensore dell'Inter Francesco Acerbi, assolto dalla Giustizia Sportiva dopo il caos razzismo venutosi a creare nella sfida contro il Napoli col difensore partenopeo Juan Jesus è tornato sulla vicenda in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera.

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Le parole di Acerbi

Come ci si sente dopo l'assoluzione a dieci giorni da quell'Inter-Napoli?

"Sono dispiaciuto e triste. E' una vicenda che non ha vincitori. Sono state giornate molto pesanti, quando sono stato assolto ho visto le persone intorno a me reagire come se fossi tornato libero dopo 10 anni di carcere."

Perchè parlare solo oggi?

"Non volevo rischiare di alimentare un polverone già di suo enorme e avevo fiducia nella giustizia. Io non ho niente contro Juan Jesus, anzi sono dispiaciuto anche per lui. Non si può dare però del razzista ad una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco così come non si può continuare a farlo anche dopo l'assoluzione."

La sentenza è stata una liberazione?

"Si, ma la vicenda mi rende comunque triste per come era finita in campo e per come tutti ci hanno marciato sopra senza sapere niente. Anche dopo l'assoluzione c'è stato un accanimento nei miei confronti come se avessi ammazzato qualcuno."

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