INTER CASO ACERBI - A livello giudiziario, la questione si è risolta nel miglior modo possibile; a livello mediatico, il polverone generatosi ha avuto un eco rumorosa e ridondante (col senno del poi, anche troppo). Nonostante l'assoluzione per il presunto epiteto discriminatorio nei confronti di Juan Jesus, il difensore interista Francesco Acerbi non sarebbe riuscito a divincolarsi dalla morsa del pettegolezzo e della risonanza mediatica. Proprio quest'ultimo è l'elemento che avrebbe stizzito la dirigenza dell'Inter. Come riportato da Tuttosport, i vertici meneghini avevano consigliato sin da subito di mantenere un basso profilo in merito alla vicenda. Questo loro modus operandi è andato progressivamente in fumo per colpa dello stesso difensore lombardo, il quale ha rilasciato numerose interviste ai media italiani sia prima che dopo la sentenza.
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Tanto sarebbe bastato per portare Marotta e compagnia a mettere in discussione il classe 1988, ormai sulla bocca di tutti. Il contratto dell'ex Lazio scadrà a giugno 2025, anno in cui il diretto interessato avrà raggiunto la non più florida età di 37 anni. A questo proposito, gli uomini mercato del Biscione starebbero mettendo al vaglio i nomi dei possibili sostituti. Escludendo i troppo costosi Buonagiorno e Schuurs (entrambi del Torino), il nome nuovo potrebbe essere quello di Jaka Bijol, una delle colonne portanti dell'Udinese. A prescindere, le limitate possibilità di spesa nerazzurre non agevolano i piani.