BOLOGNA INTER INZAGHI - Al termine del match di Serie A contro il Bologna, ventottesima giornata di campionato, ai microfoni di DAZN ha parlato Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter. Queste le sue dichiarazioni
"Siamo felici di aver onorato il compleanno dell'Inter. Vittoria importantissima, manteniamo il vantaggio sulle inseguitrici. Abbiamo meritato il vantaggio, poi il Bologna ha mostrato di valere la classifica che ha. Fare un goal da terzo a terzo è una soddisfazione incredibile per me e lo staff, sappiamo che mancano ancora dieci partite".
"Questi ragazzi mi hanno regalato tantissime emozioni. Abbiamo giocato tantissimo, non sarà facile trovare il tempo per andare a cena".
"Chiaramente abbiamo già accennato coi ragazzi: primo tempo ottimo, nel secondo tempo il Bologna è cresciuto ed avevano una pressione più forte. Abbiamo occupato meno bene il campo, tecnicamente abbiamo giocato meno bene ed abbiamo sofferto il giusto. Tutti insieme abbiamo fatto densità bassa, ci capita poco generalmente ma è anche merito del Bologna. Per noi è la sesta partita in 20 giorni, abbiamo perso qualche giocatore. Mi dispiace per Arnautovic, Carlos Augusto non si sentiva il polpaccio libero. Purtroppo lo si perde qualche giocatore con così tante partite".
"Il calcio va molto forte, essendo all'Inter abbiamo l'obbligo di presentarci sempre nel migliore dei modi. In campionato stiamo facendo un percorso straordinario ma non siamo ancora sicuri. Non era semplice oggi contro un avversario che dal 18 agosto in casa non perdeva mai. Questa squadra mi da grandissime soddisfazioni, a volte le condivido altre no, ma sono fatto così".
"Cambia tanto per l'Atletico giocare in casa o fuori. Sappiamo che giocatori hanno e che ambiente troveremo. Cercheremo di prepararci al meglio, sicuramente il fattore Wanda Metropolitano conterà tanto, ma cercheremo di arrivarci al meglio per andare avanti".
"Sappiamo che possono cambiare tanto, oggi hanno fatto qualche cambio ed hanno qualche giocatore fuori come noi. Troveremo un bell'ambiente ma ci siamo abituati: l'anno scorso a Oporto e Lisbona non erano ambienti teneri".